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Bonus fotovoltaico 2022: cos’è, quanto vale e come richiederlo

bonus fotovoltaico 2022

Il bonus fotovoltaico 2022 permette di ottenere un’agevolazione per l’installazione di pannelli fotovoltaici, può essere compreso nel SuperBonus 110%, nel Bonus Ristrutturazione o nell’Ecobonus 65%.

Quindi, è doveroso precisare che non esiste un vero e proprio bonus fotovoltaico, ma alcune misure che spingono verso l’utilizzo di questo sistema autonomo di produzione energetica.

Negli ultimi mesi si è assistito a un aumento importante dei costi dell’energia elettrica, tante famiglie e imprenditori hanno deciso di puntare sul fotovoltaico per ridurre la bolletta.

L’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti aziendali e sulle abitazioni private è quindi, oggi, una priorità, per questa ragione si parla con maggiore frequenza del bonus fotovoltaico.

Cosa si intende per bonus fotovoltaico?

Col termine bonus fotovoltaico si fa riferimento a delle misure messe in campo dal Governo, per incentivare l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione energetica.

Come accennato, facciamo riferimento a incentivi contenuti in altri provvedimenti:

  • Superbonus 110%: dedicato all’efficientamento energetico per abitazioni e condomini tramite interventi di sostituzione vecchie caldaie, rifacimento del cappotto termico, installazione di pannelli solari e fotovoltaici, etc.
  • Bonus Ristrutturazione: detrazione IRPEF del 50% su un massimo di 96.000 di spesa per interventi di manutenzione sull’edificio
  • Ecobonus 65%: agevolazione fiscale per lavori di riqualificazione energetica su un immobile.

È importante fare una precisazione: a volte viene utilizzato il termine “pannello solare” come sinonimo di “pannello fotovoltaico”, ma in realtà sono due cose diverse.

La produzione di energia solare può avvenire anche tramite impianti di solare termico o collettori solari.

Il fotovoltaico converte le radiazioni solari in energia, il solare termico, trasforma l’energia del sole in calore, per utilizzarla nella produzione di acqua calda e per il riscaldamento.

Vediamo nel dettaglio come ottenere gli incentivi sul fotovoltaico partendo dai bonus sopracitati.

Fotovoltaico con Bonus Ristrutturazione

Con il Bonus Ristrutturazione vengono coperte le spese riguardanti l’installazione dei pannelli fotovoltaici, tra cui collaudo, manutenzione, messa in opera e altre azioni fondamentali per assicurare che l’impianto funzioni correttamente.

È possibile ottenere una detrazione del 50% sulle spese sostenute, con limite di 96.000 euro. Le quote sono suddivise in 10 anni con importo equivalente. Se si spendono, ad esempio, 20.000 euro, il bonus sarà di 10 rate da 1000 euro.

Possono usufruire di questo bonus i proprietari dell’immobile o di chi usufruisce di un reale diritto (inquilino). Soci di cooperative e di società semplici, ed anche imprenditori che vogliono migliorare la propria azienda.

Accedono al bonus ristrutturazione per il fotovoltaico anche coniugi separati o divorziati, che devono aver sostenuto le spese e pagato con bonifici a loro nome.

È possibile fare richiesta del bonus inviando la documentazione entro 90 giorni dal termine dei lavori sul sito ENEA. Dopo i controlli e i calcoli, verrà confermata la detrazione per le spese sostenute per acquisto e installazione del fotovoltaico.

Fotovoltaico con Superbonus 110%

Altro sistema per poter usufruire delle detrazioni per i pannelli fotovoltaici è quello di sfruttare il Superbonus 110%.

In questo caso non è possibile godere delle detrazioni fiscali solo acquistando e installando l’impianto fotovoltaico, ma sarà necessario eseguire altri lavori sull’edificio, chiamati interventi trainanti.

Quest’ultimi hanno l’obiettivo di migliorare l’edificio nel suo insieme, come ad esempio, l’installazione di nuove caldaie  o lavori di isolamento termico.

Per poter usufruire dei bonus occorre il rilascio della certificazione APE, che sta ad indicare un miglioramento energetico ottenuto sull’edificio.

Possono richiedere il bonus i condomini e i mini condomini, le persone fisiche che attuano lavori di installazione fotovoltaico e i soci delle cooperative.

La scadenza per le piccole ville e le abitazioni unifamiliari è fissata al 31 dicembre 2022, a patto che un terzo dei lavori sia stato completato entro giugno 2022.

Se l’intervento è svolto in un edificio con minimo e massimo 4 abitazioni divise, il bonus ottenibile è del 110% per il 2022 e il 2023, per il 70% nel 2024 e per il 65% nel 2025.

La scadenza per le aree colpite dai terremoti è dicembre 2025 e la detrazione sarà sempre del 100%.

Se si sceglie questa modalità, la detrazione IRPEF viene suddivisa in 5 rate di valore uguale.

È possibile ottenere un rimborso di circa 2.400 euro per ogni KW di potenza minimale su una spesa minima di 48.000 euro. Altro rimborso è possibile per i sistemi di accumulo per circa 1000 euro per capacità di KW accumulabile.

Fotovoltaico con Ecobonus

Con l’Ecobonus si ottiene la detrazione del 50% sulle spese di acquisto e installazione sostenute per l’impianto fotovoltaico. Gli interventi devono riguarda il miglioramento energetico dell’edificio, per cui l’installazione degli impianti va accompagnata da altri interventi rivolti al miglioramento e al risparmio energetico.

Possono fare richiesta le figure professionali che percepiscono reddito di impresa, titolari di ditte, proprietari di abitazioni private, condomini per le parti in comune, i soci di cooperative e aziende semplici e chi gode di un diritto reale sull’edificio.

La data di scadenza per l’Ecobonus è il 31 dicembre 2024.

Richiesta bonus fotovoltaico: riepilogo scadenze

Riassumiamo quelle che sono le scadenze per ottenere le detrazioni per il fotovoltaico attraverso i tre bonus sopracitati.

Bonus Ristrutturazione

  • 31 dicembre 2024
  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori

Superbonus 110%

  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori
  • Per le abitazioni unifamiliari: 31 dicembre 2022 ( Esecuzione di almeno il 30% dei valori entro giugno 2022).
  • Per le cooperative, case popolari ed equivalenti: 31 dicembre 2023 ( Completamento di almeno il 60% dei lavori entro giugno 2023).
  • Per condomini e persone fisiche: 110% entro il 31 dicembre 2023; 70% entro il 2024; 65% entro il 2025.
  • Aree colpite da terremoti: dicembre 2025 con il 110%.

Ecobonus 65%

  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori
  • 31 dicembre 2024.

Vuoi installare il fotovoltaico presso la tua abitazione o azienda accedendo ai bonus disponibili? Contattaci, ci occupiamo di pratiche per il superbonus 110%, per il bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus. Richiedi una consulenza gratuita.

 

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Cosa sono e come funzionano le valvole termostatiche

valvole termostatiche

Le valvole termostatiche per i termosifoni hanno la funzione di controllo della temperatura all’interno di ogni stanza della casa, attraverso una gestione ottimale della quantità di acqua calda che circola nei radiatori.

Se la valvola termostatica è stata installata correttamente su ogni termosifone, sarà possibile creare ambienti con temperature differenti per ogni stanza, anche se si possiede una sola caldaia.

Un modo economico e veloce per gestire e controllare la produzione di calore di un termosifone e dello spazio in cui è installato. Vediamo come funzionano le valvole termostatiche, quali sono i vantaggi e i prezzi e perché conviene utilizzarle.

Come funzionano le valvole termostatiche

Le valvole termostatiche hanno una numerazione che va da 0 a 5, ci sono dei modelli che permettono la regolazione da 0 a 10.  È proprio questo sistema a consentire la scelta di temperature diverse per ogni stanza, in base alla destinazione d’uso dell’ambiente.

Ad esempio, in una stanza che viene poco utilizzata è utile impostare la temperatura tra i 16° e i 18°, mentre in camera da letto tra 21° e 22°C. In commercio sono disponibili anche valvole termostatiche programmabili che consentono di adeguare la temperatura in base agli orari.

I gradi erogati aumentano del valore di 5 alla volta, nello specifico abbiamo:

  • Livello 1= 10°C
  • Livello 2= 15°C
  • Livello 3= 20°C
  • Livello 4= 25°C
  • Livello 5= calore massimo erogabile dal termosifone

Se, ad esempio, la valvola è impostata sul 4, al raggiungimento dei 25°C, il termosifone verrà isolato dall’impianto di riscaldamento centrale, interrompendo l’erogazione di calore nell’ambiente fino a quando la temperatura non scende. In questo caso, la valvola si riattiva e così anche il radiatore.

Quali sono le funzioni delle valvole termostatiche?

Le valvole termostatiche servono per controllare l’erogazione di calore in un singolo ambiente e bilanciare in modo automatico l’impianto.

Inoltre, sono utili a ottimizzare gli interventi di coibentazione termica e controllare indirettamente la temperatura di ritorno dell’impianto a radiatori.

Contabilizzatore di calore

Con le valvole termostatiche si installa anche il contabilizzatore di calore che serve a misurare quanto calore viene effettivamente consumato.

Il modello base viene letto da un tecnico una volta l’anno, mentre quello più tecnologico può essere consultato direttamente dallo smartphone tramite un app dedicata.

Con i contabilizzatori , i costi sono così ripartiti:

  • Quota fissa in base ai millesimi del riscaldamento (30%)
  • Quota variabile calcolata sul consumo effettivo rilevato (70% da decidere in assemblea tra i condomini)

I vantaggi delle valvole termostatiche

Un buon impianto di climatizzazione deve poter consentire la regolazione delle temperatura per singolo ambiente e, l’utilizzo di valvole termostatiche di qualità, permette di ottenere questo risultato.

Inoltre, non si può parlare di risparmio energetico e impianti a condensazione senza l’uso di valvole termostatiche o dispositivi simili.

Ecco tutti i vantaggi dell’utilizzo delle valvole:

  • Permettono di gestire la temperatura in modo autonomo in ogni ambiente, per consentire di ottenere il comfort ideale e apportare modifiche nel tempo in caso di destinazione d’uso diverso.
  • Consentono di gestire la temperatura di ritorno e sfruttare il sistema di condensazione anche nei vecchi impianti a termosifone, rendendoli più performanti, flessibili ed economici, poiché la portata d’acqua richiesta è molto bassa.
  • Riducono gli sprechi di acqua e, di conseguenza, quelli energetici
  • Garantiscono il bilanciamento automatico e continuo dell’impianto di climatizzazione.
  • Aiutano a impostare le giuste temperature in ogni locale

Le valvole termostatiche sono obbligatorie?

Le valvole termostatiche non sono sempre obbligatorie come nel caso della presenza di un impianto di riscaldamento autonomo, ma anche in quelle situazioni in cui non è possibile installarle o in cui si trae alcun vantaggio economico dalla loro applicazione.

Per stabilire che non ci sono le condizioni adatte all’installazione, l’assemblea condominiale incarica un tecnico abilitato per effettuare una perizia tecnica in cui venga dimostrato che l’installazione di valvole e ripartitori non è possibile e nemmeno vantaggiosa.

Chi è tenuto all’obbligo di installazione e non provvede entro i termini previsti dalla legge, rischia una multa dai 500 ai 2.500 euro per ogni unità abitativa del condominio e una diffida con richiesta di esecuzione dell’intervento entro e non oltre i 45 giorni.

Valvole termostatiche prezzi e detrazioni

Il prezzo di una valvola termostatica dipende dalla tipologia di modello scelto, la spesa media è di circa 130 euro a valvola.

Inoltre, per l’acquisto delle valvole e dei contabilizzatori è possibile beneficiare di una detrazione fiscale. Puoi approfondire l’argomento qui.

Con le valvole termostatiche si risparmia davvero? L’investimento iniziale può arrivare anche a superare i 2.000 euro per un appartamento di 100/150  mq, ma il risparmio sul combustibile è reale, così come sulla quantità di anidride carbonica dispersa nell’ambiente.

Basti pensare che in media diminuendo di appena un grado la temperatura nella propria abitazione, si ottiene un risparmio annuo di circa il 4% sulla bolletta.

Risparmiare con le valvole termostatiche

Cosa fare per risparmiare con le valvole? Ci sono alcune buone abitudini che consentono di ottenere un maggior risparmio energetico ed economico.

  • Non coprire i caloriferi con tende e altri tessuti che impediscono la corretta distribuzione del calore
  • Impostare temperature diverse in base alla destinazione d’uso delle stanze e alla frequenza di utilizzo
  • Se l’abitazione resta vuota per vari giorni, impostare i termosifoni a 1, in questo modo, si potrà riscaldare gli ambienti più velocemente perché non si partirà da temperature troppo basse.
  • Quando si spegne il riscaldamento centralizzato, aprire le valvole al massimo in modo da evitare sbalzi troppo forti di pressione o otturazioni.
  • Chiudere bene le finestre e le porte, in modo da evitare dispersione di calore.

Installazione valvole termostatiche Lecce

La nostra ditta Calemacasa si occupa dell’installazione di impianti di riscaldamento a Lecce e in tutta la regione Puglia. Puoi contattarci per chiedere maggiori informazioni e un preventivo per la realizzazione di un nuovo impianto, oppure, per un controllo delle valvole termostatiche.

I nostri tecnici effettuano la verifica dello stato delle valvole e del loro funzionamento, valutandone l’eventuale sostituzione, dove necessario.

Inoltre, se il tuo vecchio impianto non è a norma, ci occuperemo dell’installazione completa di tutte le valvole termostatiche sui radiatori presenti all’interno della tua abitazione. Chiedi una consulenza gratuita.

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Caldaia istantanea o con accumulo: caratteristiche, differenze, quale scegliere

caldaia istantanea e con accumulo

Devi sostituire la tua vecchia caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e non sai se scegliere una caldaia istantanea o con accumulo? Si tratta di soluzioni diverse, con vantaggi e svantaggi, la scelta dipende dalle singole esigenze, dal fabbisogno di acqua calda sanitaria e dallo spazio a disposizione per l’installazione.

Premettiamo che quando parliamo di nuove caldaie, stiamo facendo riferimento alle caldaie a condensazione, unica tipologia che può essere immessa in commercio a partire dal 26 settembre 2015.

Per poter scegliere quale caldaia acquistare, è molto utile conoscerne le caratteristiche tecniche, che andremo a vedere nei paragrafi successivi. Ti daremo anche qualche consiglio per capire se quel tipo di caldaia fa al caso tuo.

Caldaia istantanea

La caldaia istantanea entra in azione nel momento in cui avviene il prelievo d’acqua tramite l’apertura del rubinetto dell’acqua calda e si spegne quando questo viene chiuso.

Il riscaldamento avviene in appena 10-15 secondi, in base alla temperatura impostata. Il funzionamento è, quindi, molto semplice e la produzione di acqua calda è quasi immediata.

I vantaggi della caldaia istantanea sono le dimensioni contenute, che la rendono ideale per piccole abitazioni, e i consumi ridotti, perché si attiva solo quando serve, limitando quasi a zero lo spreco di energia elettrica.

Quando scegliere la caldaia istantanea

Come detto in precedenza, la caldaia istantanea è molto compatta per cui è ideale in appartamenti e in abitazioni di media/piccola grandezza o con poco spazio disponibile per l’installazione.

È indicata per single o coppie con a disposizione un solo bagno e poco consumo di acqua calda.

Non è consigliata

Se è richiesto l’uso simultaneo di più utenze, in questo caso non riesce a sopportare la portata d’acqua maggiore. Non va bene nelle case con due bagni, poiché in caso di doccia simultanea, la caldaia non riesce ad assicurare il giusto comfort.

Inoltre, durante il periodo invernale, quando la temperatura dell’acqua fredda è troppo bassa, non riesce ad offrire la migliore resa.

Caldaia con accumulo

La caldaia con accumulo dispone di un serbatoio, chiamato bollitore, che può essere interno o esterno, in cui viene accantonata l’acqua. Quando un rubinetto viene aperto, l’acqua arriva dal sistema di accumulo senza che la caldaia entri forzatamente in funzione.

Se la temperatura scende sotto un determinato livello, la caldaia si attiva per scaldare nuovamente l’acqua presente nel bollitore.

Cosa vuol dire? Che se il rubinetto resta aperto per un determinato lasso di tempo, l’acqua calda al suo interno viene sostituita da quella fredda. Quando la temperatura scende sotto un certo livello, la caldaia si attiva e ritorna a scaldare l’acqua nel serbatoio.

È utile perché permette di disporre di una riserva d’acqua sempre pronta e senza attese. Quando si acquista questo tipo di caldaia, bisogna valutare il volume del serbatoio: se deve essere installato su parete, quindi nel caso di caldaia murale, bisogna andare sotto i 60 litri. Se si ha bisogno di volume maggiore è necessario scegliere il sistema di accumulo esterno.

Le caldaie a condensazione con accumulo offrono un buon comfort in termini di velocità e capacità di erogazione di acqua calda con temperatura costante.

Quando scegliere la caldaia con accumulo

La caldaia con accumulo è da scegliere per appartamenti e abitazioni medio/grandi, con nuclei familiari numerosi e grande necessità di produzione di acqua calda sanitaria.

In realtà, questo tipo di caldaia può essere utile anche in abitazioni più piccole, ma con elevati e frequenti picchi di richiesta.

Non è consigliata

La caldaia con accumulo pesa e ha bisogno di molto spazio, per cui la sua installazione è difficoltosa in abitazioni piccole o con spazi ristretti.

È possibile che in alcuni casi la caldaia con bollitore non possa essere installata a muro, l’unico modo è dedicargli un locale. Prima dell’acquisto consigliamo di verificare la possibilità di allocare il serbatoio in uno spazio apposito.

Caldaia istantanea o accumulo? I tempi di attesa

Per parlare dei tempi di attesa dell’erogazione di acqua calda bisogna fare delle considerazioni che riguardano il tempo che la caldaia impiega per riscaldare l’acqua e la distanza tra rubinetto e caldaia.

Le caldaie istantanee, come detto in precedenza, impiegano circa 10/15 secondi per scaldare l’acqua, a incidere su questa tempistica c’è la portata, la temperatura desiderare e quanto è fredda l’acqua che entra nella caldaia.

Inoltre, il tempo che l’acqua calda impiega dalla caldaia al rubinetto dipende da quanto sono distanti i due elementi.

Se si tratta di pochi metri, bastano pochi secondi, ma più la distanza è ampia e maggiore sarà il tempo richiesto.

Con la caldaia ad accumulo, si risparmiano i secondi iniziali per scaldare l’acqua, perché è già a temperatura nel bollitore, ma se il rubinetto è molto distante, ci vorranno ugualmente alcuni secondi per ottenere l’acqua calda.

Un modo per azzerare questo tempo è quello di utilizzare sistemi di ricircolo che permettono di mantenere molto calde le tubature dove passa l’acqua calda, in modo che esca già a temperatura appena effettuata la richiesta. Questi sistemi sono più costosi e richiedono un maggiore consumo e, di conseguenza, maggiore spesa.

Caldaia istantanea e caldaia con accumulo: quale scegliere?

Abbiamo visto entrambi i tipi di caldaia, due sistemi che presentano vantaggi e svantaggi in base alle dimensioni dell’abitazione e alla quantità di acqua calda richiesta.

Quale scegliere? Ecco una risposta in breve:

Puoi preferire una caldaia istantanea per i minori costi di esercizio e per l’acqua calda pronta nell’immediato.

Puoi optare per la caldaia con accumulo per un maggiore comfort e acqua calda a temperatura costante e per la possibilità di fornitura di acqua calda da più punti di prelievo.

La nostra ditta Calemacasa è specializzata nell’installazione di caldaie a condensazione istantanee e con accumulo, possiamo aiutarti a scegliere il modello più adatto alle tue esigenze.

Non esitare a chiedere una consulenza, i nostri tecnici sono a tua disposizione per rispondere a ogni domanda. Operiamo su Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la Puglia. Contattaci ora.

 

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Montaggio infissi a Lecce

montaggio infissi lecce

Il montaggio infissi è fondamentale affinché la casa sia ben isolata, sbagliare questo passaggio può costare molto caro. Infatti, anche il migliore serramento funzionerà male se il montaggio non viene fatto a regola d’arte. Sbagliare la posa in opera incide negativamente sul comfort tecnico e acustico ottenibile, allo stesso modo della scelta del tipo di infissi da installare.

Scopriamo perché è così importante il montaggio infissi e perché devi tenerne conto quando ti rivolgi a una ditta specializzata come la nostra.

Montaggio infissi: quanto incide il lavoro di posa in opera sulla resa dei serramenti?

Qualunque infisso assicura precise prestazioni di fabbrica, basate su un calcolo che tiene conto di una situazione ideale. Tali prestazioni sono validate dal montaggio ottimale degli infissi.

Il lavoro di posa deve essere eseguito da professionisti qualificati che utilizzano i prodotti giusti e progettino attentamente ciò che serve per garantire un perfetto montaggio.

Cosa può succedere se una finestra non viene installata correttamente? Anche se hai acquistato il migliore infisso in commercio, potresti avere problemi di dispersione termica e infiltrazioni, difficili da risolvere se non con un’installazione ex novo dell’infisso.

Se vuoi riqualificare la tua abitazione, oppure, se stai costruendo la tua nuova casa, e vuoi essere certo di ottenere il massimo delle performance dai tuoi serramenti, avrai bisogno di infissi di altissima qualità, garantiti e con prestazioni elevate, e un montaggio perfetto, in grado di adattarsi alle caratteristiche strutturali della tua abitazione.

Ha senso acquistare un infisso in alluminio o un infisso in PVC ad alte prestazioni, spendendo anche una cifra piuttosto elevata, se poi il montaggio scorretto ne fa perdere peculiarità e performance? Decisamente no.

Quando ti rivolgi a una ditta di vendita e installazione infissi, dovrai verificare la professionalità e la preparazione dei tecnici installatori.

Noi di Calemacasa effettuiamo il montaggio infissi e serramenti a Lecce e in tutta la Puglia, tenendo conto delle caratteristiche delle finestre e delle porte acquistate e di quelle strutturali dell’abitazione, al fine di consegnare un lavoro perfetto.

Cosa fa la differenza nel risultato del lavoro?

  • Il tipo di infisso scelto
  • La professionalità e l’esperienza dell’azienda
  • L’esperienza dei tecnici montatori
  • I prodotti utilizzati per la posa

Cosa vuol dire un montaggio infissi a “regola d’arte”?

Nel gergo comune si utilizza questo termine per indicare che la posa in opera del lavoro è avvenuto rispettando tutte le indicazioni del produttore degli infissi, rispettando le regole di fissaggio, sigillatura e isolamento.

Cosa può accadere col montaggio sbagliato? Ad esempio, se il giunto di raccordo dell’infisso non è correttamente sigillato, potrebbero verificarsi spifferi d’aria che impattano negativamente sull’efficienza in termini di isolamento termico, provocando spreco energetico per il riscaldamento.

La finestra deve sempre essere ben sigillata, in modo da impedire a pioggia e umidità di infiltrarsi dall’esterno, ed essere anche impermeabile all’aria caldo umida che si forma all’interno, per evitare la formazione di muffa e condensa.

Montaggio infissi a taglio termico

Quando si effettua il montaggio di infissi a taglio termico in PVC o alluminio, è necessario avere alcune accortezze per migliorare il risparmio energetico ottenibile.

Se, ad esempio, la parete ha tre strati e uno centrale per migliorare l’isolamento termico, l’infisso andrebbe posizionato in corrispondenza di quest’ultimo.

Bisogna fare attenzione al punto di contatto tra telaio e davanzale, soprattutto la pendenza di quest’ultimo e l’installazione del piedino sotto la soglia, per impedire all’acqua di infiltrarsi sotto la finestra.

Per gli infissi in PVC è necessario anche controllare che le camere di drenaggio dei profili non abbiamo residui, per impedire che si verifichino infiltrazioni che possano danneggiarli.

Montaggio infissi controtelaio

Il controtelaio non è obbligatorio per gli infissi, ma è particolarmente utile nel caso in cui sia necessario installare una finestra a risparmio energetico. È invece fondamentale in caso di finestre blindate o antisfondamento.

Il controtelaio fornisce una cornice di ancoraggio isolata tra vano finestra e telaio. Per gli infissi in PVC non è richiesto il controtelaio, portando a un risparmio di tempo e denaro.

Quando però è necessario, consigliamo di affidare la realizzazione del controtelaio alla ditta di installazione infissi invece che all’impresa di costruzioni, in modo da evitare problemi con la tenuta della finestra.

Prezzo montaggio infissi

Se si dispone già delle finestre ed si vuole usufruire solo del servizio di montaggio degli infissi, il prezzo medio è di circa 100 euro a finestra, che può arrivare fino a 150 euro per una porta finestra.

Per calcolare il costo di montaggio bisogna tener conto del tempo che occorre per l’esecuzione del lavoro. Le finestre a scomparsa sono quelle che richiedono più ore di posa e per questo, costi di installazione più alti.

Per conoscere dettagliatamente i prezzi di montaggio degli infissi ti consigliamo di richiedere sempre un preventivo alla ditta specializzata.

In linea generale, se la ditta che si occupa del montaggio è la stessa dalla quale acquisti gli infissi e i serramenti, il costo complessivo del lavoro sarà inferiore.

In caso contrario, l’azienda che si occupa unicamente della posa in opera tenderà ad avere costi meno convenienti.

Il nostro consiglio è quello di acquistare gli infissi incluso il servizio di montaggio da una sola ditta specializzata.

Montaggio infissi Lecce e provincia

La nostra azienda Calemacasa è leader nel settore di installazione e montaggio infissi e serramenti a Lecce.

Grazie alla nostra esperienza decennale, siamo in grado di fornire un servizio professionale, veloce e preciso.

Vendiamo e installiamo infissi di ogni genere:

Poniamo particolare attenzione alle esigenze dei nostri clienti ed eseguiamo il lavoro con la massima precisione.

Contattaci e chiedi un preventivo gratuito senza impegno. I nostri tecnici installatori sono disponibili a valutare il lavoro, anche con un sopralluogo.

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Come fare la manutenzione della pompa di calore

manutenzione pompa di calore

Come prevede la legge di riferimento (DM 10 febbraio 2014), al fine di garantire sicurezza e prestazioni ottimali, gli impianti termici di climatizzazione estiva ed invernale devono essere sottoposti a manutenzione periodica.

Nella categoria rientrano le caldaie a gas e altri impianti utilizzati per riscaldare o rinfrescare gli ambienti, tra cui le pompe di calore.

La manutenzione della pompa di calore è necessaria non solo per controllarne l’efficienza e il funzionamento, ma anche per ridurre i consumi e l’inquinamento ambientale.

Manutenzione pompa di calore obbligatoria? Cosa dice la normativa

Chi possiede un impianto con pompa di calore deve provvedere obbligatoriamente alla manutenzione periodica.

Infatti, le pompe di calore sono generatori di calore e come tali devono essere sottoposti a verifiche periodiche, esattamente come avviene per la manutenzione delle caldaie.

La manutenzione ordinaria della pompa di calore va effettuata seguendo le indicazioni presenti all’interno del libretto, fornite dalla dal produttore dell’apparecchio o dalla ditta installatrice.

Solitamente viene effettuata ogni anno o ogni 2 anni, dipende dal prodotto acquistato. Inoltre, sempre in base alla normativa vigente, bisogna anche effettuare un controllo di efficienza energetica dell’intero impianto, le cui tempistiche non coincidono necessariamente con quelle della manutenzione ordinaria.

Per questa tipologia di controllo, è la legge a definire in modo chiaro quali sono le scadenze da rispettare:

  • Pompe di calore elettriche con potenza da 12 kW fino a 100 kW, il controllo di efficienza energetica va eseguito ogni 4 anni.

A provvedere alla manutenzione e al controllo dell’impianto è il proprietario di casa o l’affittuario. In caso di mancato adempimento degli obblighi sono previste delle sanzioni.

Manutenzione pompa di calore: quali sono i controlli?

La manutenzione ordinaria della pompa di calore prevede operazioni di pulizia dei filtri e dell’unità esterna, oltre che la verifica delle temperature e delle pressioni.

Queste operazioni possono anche essere effettuate senza l’ausilio dell’assistenza tecnica, tuttavia, è consigliato rivolgerti a dei professionisti per avere la certezza di aver eseguito tutti i controlli nel modo corretto.

Pulizia filtri e batteria split

Lo split ha una griglia mobile per l’aspirazione dell’aria, questa può esse pulita facilmente utilizzando un panno asciutto o con una spazzola per la rimozione della polvere. Non bisogna usare solventi, detergenti o prodotti chimici.

Aprendo la griglia di aspirazione sia accede al filtro dell’aria, che è possibile rimuovere per pulirlo con un aspirapolvere o lavato con acqua tiepida e sapone. In caso di lavaggio, va fatto asciugare e poi posizionato nel suo vano, dopo aver pulito anche la batteria (scambiatore).

La scambiatore dell’unità interna va pulito almeno una volta all’anno, l’operazione deve essere effettuata con molta cura, poiché le alette presenti al suo interno sono molto taglienti.

Si possono usare prodotti igienizzanti spray, come la schiuma, che va spruzzata sulle alette per eliminare ceppi di batteri e prevenirne la formazione. La schiuma deve agire per circa 10 minuti, poi, con un panno asciutto, rimuovere i residui.

Queste operazioni si possono eseguire anche per tutte le unità esterne della pompa di calore e devono rispettare le indicazioni presenti nel manuale della pompa di calore, per cui è preferibile rivolgersi a del personale tecnico specializzato.

Pompa di calore: quali controlli esegue il tecnico?

Il tecnico che verifica lo stato dell’impianto della pompa di calore esegue una serie di controlli, nello specifico:

  • Ispezione condotti, filtri, ventilazione e batteria interna
  • Verifica eventuali perdite di condotto
  • Verifica il flusso d’aria tramite misurazione
  • Verifica la carica refrigerante tramite misurazione
  • Verifica eventuali perdite di refrigerante
  • Controlla i terminali elettrici
  • Lubrifica i motori e controlla le cinghie
  • Verifica il funzionamento del termostato
  • Controlla che tutto l’impianto funzioni efficientemente

Manutenzione straordinaria pompa di calore: quali problemi possono verificarsi?

Nonostante i controlli ordinari, possono verificare delle problematiche improvvise, come avviene per tutti gli impianti.

Anche se la pompa di calore è un dispositivo che se installato correttamente e regolato nel modo giusto, difficilmente presenta problemi, non è da esclude piccoli guasti improvvisi.

La maggior parte delle pompe di calore di ultima generazione presentano un piccolo display in cui viene indicato l’errore. È sufficiente verificarne la presenza e chiamare un tecnico.

Uno dei problemi straordinari più frequenti è quello del blocco del refrigerante, facilmente risolvibile attraverso l’intervento di personale specializzato.

Costi manutenzione pompa di calore

Il costo per la manutenzione periodica ordinaria è variabile, va dai 150 ai 250 euro, cifra su cui impattano diversi fattori come la facilità di accesso all’unità esterna, il tipo di pompa di calore e se l’impianto prevede sia riscaldamento che raffrescamento.

Come ribadito più volte, si tratta di un’operazione obbligatoria, astenendosi si rischiano sanzioni importanti.

Per risparmiare sul costo della manutenzione è possibile stipulare anche dei contratti con interventi programmati. La differenza è minima, ma si hanno più benefici come la verifica dell’impianto al momento della ripartenza prima dell’inverno o l’intervento dei tecnici in caso di guasto anche in giorni festivi.

Ovviamente ogni ditta specializzata propone diverse soluzioni e condizioni, consigliamo sempre di fare più valutazioni e confronti prima di prendere una decisione.

Manutenzione pompa di calore a Lecce

La nostra azienda Calemacasa si occupa di installazione e manutenzione di pompe di calore a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione.

I nostri tecnici specializzati sono a tua disposizione per eseguire interventi periodici di manutenzione ordinaria programmata.

Non devi fare altro che contattarci e decidere insieme il giorno in cui effettuare l’intervento. Offriamo diverse soluzioni economiche per risparmiare sui costi di manutenzione, per conoscerle ti invitiamo a contattarci.

Poniamo grande attenzione alla soddisfazione dei nostri clienti e siamo sempre a disposizione per risolvere ogni problema legato al tuo impianto di riscaldamento a pompa di calore.

Puoi ricevere un preventivo gratuito e senza impegno per sapere i prezzi e l’elenco dei servizi inclusi nell’intervento di manutenzione ordinaria della pompa di calore.

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Costo impianto fotovoltaico: prezzi e incentivi

fotovoltaico prezzi

Nel corso degli anni, il costo dell’impianto fotovoltaico si è ridotto al punto da diventare, oggi, una scelta molto conveniente per auto-produrre energia da fonte rinnovabile, pulita e inesauribile come quella del sole.

Il prezzo del fotovoltaico varia in base alla potenza e alla tipologia di pannelli fotovoltaici, all’inverter e al sistema di accumulo e accessori eventualmente presenti.

A incidere sul costo dell’impianto ci sono anche altri elementi come gli ottimizzatori di potenza, i sistemi di monitoraggio, microinverter, stazioni di ricarica, etc.

L’impennata dei prezzi dell’energia del 2022 sta spingendo sempre più cittadini e imprese a valutare l’installazione degli impianti fotovoltaici sui tetti aziendali e su quelli delle abitazioni.

Una soluzione che concilia efficienza energetica, rispetto dell’ambiente e vantaggio economico. Inoltre, la presenza di incentivi per il fotovoltaico, han contribuito all’aumento dell’interesse verso questo sistema di produzione di energia elettrica.

Vediamo più nel dettaglio qual è il costo per installare un impianto fotovoltaico e quali sono gli incentivi attualmente disponibili per abbattere la spesa iniziale.

Come scegliere l’impianto fotovoltaico

Sul mercato sono presenti diversi pannelli fotovoltaici che si differenziano per wattaggio e misure diverse, è importante orientarsi sempre sull’acquisto di prodotti di qualità con garanzia lunga (almeno 20 anni sulla produzione e 12 su difetti meccanici).

Ci sono poi gli inverter, che sono una parte dell’impianto molto utilizzata durante l’attività quotidiana. Anche in questo caso, è consigliato scegliere aziende specializzate in installazioni di pannelli fotovoltaici come Calemacasa, in grado di garantire prodotti di qualità e assistenza.

Per poter decidere quale tipo di impianto fotovoltaico acquistare, può essere utile osservare i consumi riportati sulla bolletta.

Con un consumo inferiore ai 3.000 kWh annuali, può essere indicata l’installazione di un impianto fotovoltaico da 3 kWp; mentre se i consumi sono compresi tra i 3.000 e i 6.000 kWh, una buona soluzione è rappresentata da un impianto di 5 kWp.

Infine, se si supera il consumo di 6.000 kWh all’anno, bisogna preferire l’installazione di un impianto da 6 kWp.

Ad ogni modo, puoi contattarci per ricevere supporto dai nostri tecnici, che ti aiuteranno a fare una valutazione media dei consumi e a scegliere l’impianto fotovoltaico adatto.

Inoltre, oggi, con le potenze attuali dei moduli fotovoltaici, per ogni kWp, il pannello occupa dai 5 agli 8 mq di superficie. Questo vuol dire che con 6 kWP è possibile eseguire l’installazione su un tetto di 30-35 mq utilizzando pannelli di ultima generazione, compatti e ad alta resa energetica.

Impianti fotovoltaici: costi

Come anticipato, il costo iniziale dell’impianto fotovoltaico, tiene conto di diversi fattori tra cui le dimensioni e il numero di accessori richiesti.

Per esigenze di tipo residenziale, la scelta più consueta è quella di un impianto con potenza di 3kWp o di 6 kWp, ma è anche trovare impianti da 9-10 kWp per ville e immobili con metrature più ampie e con collegamento alla pompa di calore.

Per poter installare un impianto da 3 kWp sono necessari, indicativamente, circa 10-12 moduli fotovoltaici. La potenza dei moduli dipendono dalla tecnologia costruttiva, in generale è possibile trovarne che vanno dai 250 W ai 330 W per singolo modulo.

I costi che stiamo per riportare sono indicativi e sono soggetti a variazioni, dettate dall’andamento dei mercati.

Se vuoi conoscere nel dettaglio e in tempo reale i prezzi degli impianti fotovoltaici, chiedici una consulenza gratuita.

Costo impianto fotovoltaico 3kw

Il prezzo dell’impianto fotovoltaico di 3kW oscilla dai 4.500 ai 7.500 euro, esclusi i costi di installazione.

Tuttavia, questa potenza potrebbe non bastare per sostenere il fabbisogno energetico quotidiano, portando alla valutazione di implementare un impianto più potente come quello da 6 kW e un sistema di accumulo.

Costo impianto fotovoltaico 6kw

Tenendo conto di tutte i fattori che influenzano il prezzo, l’impianto fotovoltaico da 6 KW ha un costo complessivo compreso tra i 9.000 e i 16.000 euro (da 1.500 a 2.500 per Kw), a cui bisogna aggiungere anche la spesa di installazione e manutenzione.

Ulteriore aumento del prezzo se si richiede il montaggio di pompa di calore o sistema di accumulo.

Impianto fotovoltaico: incentivi 2022 per riduzione costo

È possibile abbattere i costi iniziali dell’impianto fotovoltaico grazie a una serie di incentivi statali 2022.

Tra questi troviamo il Superbonus con detrazione fiscale del 110% su 5 anni, che può essere applicato se si effettuano altri interventi principali di ristrutturazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione.

Ad esempio, in caso di sostituzione della vecchia caldaia con la pompa di calore o una nuova caldaia a condensazione.

Il bonus 110% può essere ottenuto su una spesa massima fino a 48.000 euro per l’impianto fotovoltaico (limite di spesa 2.400 per kW di potenza) e fino a 48.000 anche per le batterie di accumulo.

Disponibile anche la detrazione fiscale 50% fino al 2024 che permette di detrarre in 10 anni fino a un massimo di 96.000 euro. In alternativa è possibile cedere il credito di imposta a un intermediario finanziario o una banca.

La cessione del credito può essere ottenuta anche con lo sconto in fattura. Se vuoi saperne di più sulle possibilità di ammortamento dei costi iniziali per l’impianto fotovoltaico, ti consigliamo di leggere l’approfondimento dell’Agenzia delle Entrate sulla riqualificazione energetica.

Requisiti e dettagli degli incentivi sono aggiornati costantemente, puoi contattarci per saperne di più.

Impianto fotovoltaico: costi di installazione

Calemacasa è azienda leader nel settore degli impianti fotovoltaici a Lecce, effettuiamo installazioni anche a Brindisi, Taranto e in tutta Puglia.

Il nostro servizio include progettazione e installazione dell’impianto, inclusa l’elaborazione delle pratiche necessarie per ottenere gli incentivi statali per il fotovoltaico.

Puoi conoscere i costi dei pannelli solari e quelli relativi all’installazione dell’impianto chiedendoci un preventivo gratuito senza impegno.

I nostri tecnici installatori sono a tua disposizione per esporti tutti i vantaggi dell’impianto fotovoltaico, i costi di acquisto e di installazione, nonché della manutenzione successiva. Contattaci per saperne di più.

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Manutenzione condizionatori: quando e come farla

manutenzione condizionatori Lecce

La manutenzione dei condizionatori è importante, serve ad accertarsi che tutto funzioni correttamente. Si tratta di un controllo periodico necessario, soprattutto se si vuole mantenere l’efficienza energetica.

Inoltre, il D.P.R. n°74 del 16 aprile 2013, definisce quelli che sono i criteri di controllo, conduzione e manutenzione dei sistemi di climatizzazione estiva e invernale. Approfondiamo meglio l’argomento.

Manutenzione condizionatori: quando è obbligatoria?

Il decreto sopracitato esplicita la periodicità dei controlli e della manutenzione solo per gli impianti con potenza termica maggiore di 12 kW, per cui è obbligatorio verificare l’efficienza energetica con una certa cadenza nel tempo.

La manutenzione e la sanificazione degli impianti con minore potenza termica, invece, non ha una periodicità con vincoli temporali particolari, ma il controllo è comunque obbligatorio.

In questo caso la decisione di intervenire con la manutenzione viene presa dal tecnico installatore oppure, leggendo le specifiche e le informazioni presenti all’interno della documentazione tecnica del condizionatore.

Anche se non c’è un vincolo nella periodicità, è assolutamente consigliato effettuare la manutenzione, poiché porta con sé numerosi vantaggi.

Manutenzione aria condizionata casa: come si fa?

È consigliato fare la manutenzione generale del condizionatore a fine estate, nei mesi di settembre ed ottobre, in modo da evitare che la polvere accumulata all’interno dell’apparecchio crei delle incrostazioni al suo interno.

Quando parliamo di manutenzione ci riferiamo a una serie di piccoli interventi, nello specifico: pulizia generale, sanificazione, pulizia/cambio dei filtri, verifica di eventuali perdite di gas.

Pulizia generale dell’unità interna ed esterna

Si tratta di rimuovere polvere e sporco dall’unità interna ed esterna dell’apparecchio, un’attività di fare a dispositivo spento.

È possibile rivolgersi a un’azienda di installazione condizionatori che si occupa anche di pulire le unità utilizzando prodotti specifici.

Vuoi saperne di più sui costi di questo intervento? Chiedici informazioni.

In alternativa, puoi anche eseguire tu la pulizia ma se il motore è alloggiato in un posto difficile da raggiungere, sarà necessario usare il compressore e una scala. Per questioni di sicurezza meglio chiamare un tecnico specializzato.

Tecnico che serve anche nel caso di impianti multisplit, che richiedono più strumenti e prodotti per una pulizia approfondita in tutti i punti.

Sanificazione

Attualmente non c’è una norma che obbliga alla sanificazione degli impianti di climatizzazione all’interno delle abitazioni con potenza inferiore ai 12 kW.

L’unico testo che ne parla è il n.81 del 2008, relativo alla salute e alla sicurezza sul lavoro, in cui è prevista l’obbligatorietà di sanificazione degli impianti nei luoghi di lavoro.

Per cui i condizionatori con potenza fino a 2,5 kW non devono essere sottoposti per legge a questa procedura, ma è comunque buone pratica farla per un corretto utilizzo dell’apparecchio.

I climatizzatori per l’inverno e l’estate con potenza termica da 10 kW e 12 kW, sono equiparati agli impianti di riscaldamento, per cui devono essere sottoposti a controlli periodici (D.P.R. 74 del 2013).

Pulizia/cambio filtri

La pulizia dei filtri va eseguita con maggiore frequenza, soprattutto in estate, se si fa più uso del condizionatore.

È possibile effettuarla da soli leggendo le istruzioni dell’apparecchio. Dopo aver trovare l’alloggiamento, il filtro va sbloccato, lavato con acqua e sapone e poi risciacquato.

L’asciugatura del filtro va fatta con cura all’interno di un ambiente chiuso per evitare che si accumuli subito altra polvere.

È possibile anche usare prodotti per igienizzare il climatizzatore, disponibili sotto forma di disinfettanti spray e schiume igienizzanti.

Se durante la fase di pulizia, si notano danni ai filtri, è necessario sostituirli con dei nuovi. La maggior parte dei condizionatori monta filtri universali, per cui dovrebbe essere abbastanza semplice cambiarli.

Inoltre, sono disponibili anche altre tipologie di filtri, tra cui quelli a carboni attivi, gli elettrostatici e i fotocatalitici. Consigliamo di chiedere a un tecnico esperto qual è quello più indicato per il tuo condizionatore.

Perdite di gas

La perdita di gas refrigerante è un problema comune, che può causare guasti al condizionatore, impattando negativamente sul rendimento dello stesso.

Questo tipo di controllo deve essere eseguito da un’azienda specializzata con operatori certificati. Si tratta di un’operazione che richiedere professionalità ed esperienza e che non può essere eseguita in autonomia.

Manutenzione condizionatori: quali vantaggi?

Procedere alla manutenzione del condizionatore è un modo anche per risparmiare nel tempo, evitando problemi più seri. Vediamo quali sono i vantaggi:

  • Riduzione dell’inquinamento indoor: se la manutenzione non viene effettuata da molto tempo, anche il condizionatore può incidere negativamente sulla qualità dell’aria che respiriamo in casa. I filtri si sporcano a causa di depositi di sporco, polveri sottili, muffe e batteri e perdono di efficienza, trattenendo meno particelle dannose. Eseguire la pulizia periodica risolve questo problema.
  • Risparmio energetico e in bolletta: effettuare la manutenzione dell’unità di condizionamento e la pulizia dei filtri permette di ottenere un risparmio energetico e poi in bolletta.
  • Impianto meno rumoroso: pulire l’unità esterna, interna e i filtri riduce anche il rumore prodotto dai condizionatori.

Ogni quanto fare la manutenzione ai condizionatori?

Tenendo in considerazione quanto abbiamo detto all’inizio, la manutenzione ordinaria andrebbe fatta almeno due volte l’anno, in particolare a fine estate e inizio primavera.

Se i condizionatori funzionano con pompa di calore, invece, bisognerebbe procedere con la pulizia dei filtri un numero maggiore di volte durante l’anno.

La manutenzione straordinaria, ovvero, quella che prevede il controllo del gas e del condensatore, deve essere fatta una volta l’anno e affidata a una ditta specializzata che utilizza strumenti e prodotti per manutenzione condizionatori specifici per la pulizia dei filtri.

Manutenzione condizionatori a Lecce

Il tuo condizionatore sembra non funzionare più correttamente? Forse i filtri sono sporchi, oppure, c’è una perdita di gas.

Se hai bisogno di un intervento di manutenzione al tuo impianto, contattaci, i nostri operatori sono a tua disposizione per una prima valutazione del problema.

La nostra azienda esegue interventi di manutenzione condizionatori a Lecce e in tutta la regione.

Il personale tecnico di Calemacasa è certificato per effettuare questo tipo di intervento, se desideri maggiori informazioni puoi prenotare una consulenza gratuita.

 

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Pompa di calore ibrida: come funziona e quando conviene

pompa di calore ibrida

La pompa di calore ibrida è un sistema di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria, sempre più utilizzato all’interno delle abitazioni private.

Il suo utilizzo offre una serie di vantaggi, tra cui maggiore comfort termico ed efficienza energetica.

Vediamo più nel dettaglio cos’è una pompa di calore ibrida e in quali contesti conviene sceglierla.

Prima di procedere, ricordiamo che l’installazione di una pompa di calore ibrida è un intervento trainante che permette di accedere al Superbonus, leggi la nostra guida Superbonus 110%.

Inoltre, è possibile anche accedere all’Ecobonus 65% e al Bonus Ristrutturazioni 50%, entrambi con la possibilità di beneficiare dello sconto in fattura.

Vuoi installare una pompa di calore ibrida a Lecce con gli incentivi statali? Contattaci.

Cos’è una pompa di calore ibrida

Una pompa di calore ibrida è composta da una caldaia a condensazione e una pompa di calore, due soluzioni in una sola tecnologia.

Questa permette di beneficiare dei vantaggi di entrambe le configurazioni che, possono essere utilizzate in contemporanea o in alternanza, ottenendo ottimi risultati in termini di efficienza energetica e performance termiche.

La caldaia ibrida con pompa di calore è quindi un sistema che comprende una caldaia a condensazione alimentata con gas naturale o GPL, e da una pompa di calore che funziona utilizzando energia dalla rete elettrica.

La loro azione simultanea consente di ottenere un buon risparmio su luce e gas, poiché viene assorbita molto meno energia dalla rete.

Vantaggi anche a livello ambientale, grazie al sistema di funzionamento che varia in base alle temperature esterne. Riesce a far entrare in funzione la tecnologia più performante e a ottimizzare le potenzialità della caldaia ibrida o della pompa di calore.

Ulteriore risparmio se si decide di installare una pompa di calore ibrida con sistema fotovoltaico, che permette di utilizzare l’impianto sfruttando l’autoconsumo. Si integra con facilità con impianti a energia rinnovabile, sfruttando l’energia green per funzionare e limitando l’assorbimento di energia prodotta da combustibili fossili, maggiori responsabili dell’inquinamento.

Pompa di calore ibrida, come funziona?

Quando si utilizza un sistema ibrido, la precedenza viene data alla pompa di calore, che è dimensionata per riuscire a coprire l’80% del carico termico necessario, massimizzando l’apporto di energia da fonte rinnovabile. Il restante 20% sarà coperto dalla caldaia.

Come funziona il sistema ibrido?

  • Se le temperature esterne sono favorevoli, la caldaia resta spenta e si attiva la pompa di calore. Con questo meccanismo si riscaldano gli ambienti senza utilizzare combustili fossili.
  • Se le temperature esterne sono rigide, la pompa di calore può non bastare per produrre il calore necessario, per cui si attiva anche il generatore a gas e i due sistemi lavorano insieme per trovare l’equilibrio ottimale e offrire l’adeguato comfort termico.
  • Se le temperature esterne sono troppo rigide, entra in funzione solo la caldaia a condensazione, che riscalda l’abitazione e l’acqua calda sanitaria.

I migliori sistemi ibridi a pompa di calore sono quelli che integrato la gestione intelligente della pompa di calore e della caldaia, per attivarle, in base ai casi sopraelencati.

Inoltre, è possibile potenziare ulteriormente il risparmio in bolletta scegliendo di integrare un impianto fotovoltaico con accumulo, per autoprodurre l’energia necessaria e azzerare completamente le emissioni di CO2.

Impianti ibridi caldaia a pompa di calore: vantaggi e convenienza

Se sono già presenti dei radiatori, il sistema ibrido è sicuramente un ottimo compromesso tra efficientamento dell’impianto esistente e l’uso di fonti rinnovabili per il riscaldamento domestico.

Abbiamo già accennato ad alcuni vantaggi che è possibile trarre dall’utilizzo di un impianto ibrido, tuttavia, focalizziamo l’attenzione su tre in particolare:

  • Gestione automatizzata: vengono sfruttate fonti energetiche differenti, combustibili e non, permettendone la gestione intelligente per utilizzare il generatore più conveniente.
  • Flessibilità e comfort: è indicato anche in quei casi in cui non è possibile cambiare il sistema di emissione
  • Continuità di funzionamento: grazie alla presenza di due generatori di calore, è in grado di funzionare anche in modo indipendente, il che garantisce continuità all’impianto anche in caso di guasti o interventi di manutenzione.

Qual è la convenienza tecnica della pompa ibrida?

Per installare una pompa di calore non occorrono particolari accorgimenti tecnici, solitamente riesce a inserirsi con facilità negli spazi dell’edificio in cui ne è richiesto l’utilizzo.

Il suo impiego, inoltre, permette di evitare i problemi che possono essere legati all’uso di un impianto a gas.

Un aspetto da non trascurare, nel caso si tratti di riqualificare un impianto già esistente, riguarda le aperture di ventilazione delle centrali termiche, se la pompa di calore viene installata all’interno di spazi chiusi.

In questo caso, bisogna valutare l’impatto acustico, prevedendo l’utilizzo di sistemi di silenziamento oppure barriere fonoassorbenti.

L’installazione della pompa di calore con caldaia a condensazione, in generale, è conveniente, proprio per la possibilità di poter sfruttare il generatore di calore più efficiente in base al verificarsi di determinate condizioni e temperature esterne.

Permette di ridurre l’inquinamento ambientale e di risparmiare nella bolletta di luce e gas, grazie all’elevata efficienza energetica.

Il sistema ibrido è consigliato per uso, soprattutto, residenziale, ma può esserne valutata l’installazione e la convenienza anche in altri contesti.

Installazione pompa di calore ibrida a Lecce

Ti interessa installare un sistema ibrido pompa di calore con caldaia a condensazione? Oppure, hai già una caldaia a condensazione e vuoi integrare il sistema ibrido? Noi di Calemacasa ci occupiamo di installare pompa di calore ibrida a Lecce e in tutta la Puglia.

I nostri tecnici effettuano sopralluoghi per valutare la fattibilità dell’impianto e proporti la migliore soluzione.

Puoi contattarci per richiedere maggiori informazioni sul sistema ibrido con pompa di calore, i nostri operatori sono disponibili a rispondere a qualsiasi domanda e a fissare un appuntamento con uno nostro tecnico.

Effettuiamo anche la richiesta per il Superbonus 110 e altri incentivi statali disponibili per aiutarti ad abbattere l’investimento iniziale.

Prenota una consulenza gratuita e ottiene un preventivo senza impegno.

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Infissi legno alluminio: caratteristiche, prezzi e vantaggi

infissi legno alluminio prezzi

Gli infissi in legno sono da sempre i più apprezzati, grazie alla loro ottima resa estetica e alla capacità di adattarsi a qualsiasi contesto e stile, rappresentano la scelta primaria per chi cerca eleganza e qualità.

Tuttavia, a causa della nota e scarsa resistenza di questo materiale agli agenti atmosferici, gli infissi in legno necessitano di manutenzione frequente, fondamentale per evitare il deterioramento del telaio.

Gli infissi legno alluminio risolvono queste criticità, sono realizzati con una struttura portante in legno, protetta da un rivestimento esterno in alluminio. Sono molto resistenti e richiedono pochissima manutenzione.

Infissi legno alluminio: caratteristiche

Gli infissi in legno alluminio sfruttano le proprietà e i punti di forza dei due materiali con i quali sono realizzate:

  • Legno: isolante naturale che resiste molto bene all’esposizione solare durante l’estate e migliora l’isolamento termico nei mesi invernali. Inoltre, offre un buon isolamento acustico.
  • Alluminio: resistente e durevole nel tempo, richiede pochissima manutenzione

Questo tipo di infisso viene denominato “legno-alluminio”, perché la struttura portante, che occupa il lato superiore, è composta dal legno, mentre l’alluminio è utilizzato per la copertura esterna, applicato durante la produzione del serramento.

Il legno è un materiale che viene scelto in vari contesti, soprattutto nella ristrutturazione degli edifici storici. Dona un effetto naturale, trasmette eleganza e calore e, allo stesso tempo, ha ottime caratteristiche di isolamento termico e acustico.

Per produrre una finestra viene utilizzato il legno lamellare, solido e resistente, a cui si applica l’alluminio, materiale versatile e durevole.

L’alluminio è molto utilizzato per realizzare infissi, poiché è leggero ma, allo stesso tempo, molto resistente, è in grado di resistere bene agli agenti atmosferici e non richiede manutenzione costante. Inoltre, l’applicazione di questo materiale al legno ne aumenta la capacità di isolamento termico e acustico.

Infissi legno alluminio: pro e contro

Gli infissi in legno alluminio rappresentano sempre il miglior compromesso tra estetica e funzionalità?  Vediamo alcuni pro e contro di questa tipologia di serramento.

Vantaggi

  • Alta resa estetica
  • Ottimi valori di isolamento termico e acustico
  • Telaio solido e resistente
  • Lunga durata
  • Leggerezza
  • Scarsa manutenzione
  • Buona resistenza agli agenti atmosferici
  • Buona resistenza ai tentativi di effrazione

 Svantaggi

  • Peso maggiore degli infissi in alluminio o PVC effetto legno
  • Costi di produzione e di vendita più elevati
  • Necessitano ugualmente di un minimo di manutenzione periodica

Infissi in legno alluminio: tipologie disponibili

In base alla funzione e al sistema di apertura, gli infissi in legno alluminio si dividono in tre tipologie principali.

  • Infissi legno alluminio a taglio termico: dispongono di strutture plastiche interne che limitano il ponte termico provocato dal metallo utilizzato per il telaio. Hanno un costo mediamente più alto di circa il 10%.
  • Infissi legno alluminio a ribalta: prevedono un sistema di apertura con cricchetto interno per aprire la finestra in direzione opposta rispetto alla tipologia “a battente”.
  • Infissi legno alluminio scorrevoli: queste finestre possono essere aperte e chiuse semplicemente facendole scorrere in una guida. Ideali per valorizzare gli ambienti e dare continuità tra l’esterno e l’intero. Inoltre, permettono di recuperare spazio, sono quindi indicati anche per abitazioni di piccole dimensioni.

Infissi in legno alluminio: il vetro

Non meno importante è la scelta del vetro, fondamentale per ogni serramento, ne sono disponibili diversi, conosciamoli più da vicino.

  • Doppio vetro: o vetrocamera, è quello utilizzato per i serramenti in legno alluminio. Offre ottimo isolamento termico e acustico e contribuisce al risparmio energetico fino al 40% se posato su infissi in legno alluminio.
  • Triplo vetro: riprende le caratteristiche del vetrocamera ma aggiunge un’altra camera, portando al quasi raddoppio della sua capacità isolanti. Le prestazioni di isolamento termico e acustico sono tra le migliori e il costo è molto più alto.
  • Basso emissivo: la lastra interna del vetrocamera è sottoposta a un trattamento superficiale che fa depositare un leggero strato di ossido di metalli. Questo serve a trattenere il calore dei raggi solari durante l’inverno e a non far uscire il calore dell’ambiente interno, con conseguente risparmio energetico sul riscaldamento.

Infissi legno alluminio: i prezzi

Il prezzo degli infissi legno alluminio dipende da diversi fattori tra cui i materiali impiegati, i costi di produzione e le prestazioni offerte in termini di isolamento e protezione.

Per tali ragioni, il costo degli infissi in legno alluminio è mediamente più alto rispetto ad altre soluzioni come gli infissi in PVC, legno o alluminio.

Di seguito riportiamo una piccola tabella che simula il costo di una finestra in legno e alluminio.

I prezzi sono indicativi, non includono la posa in opera e possono variare in base all’andamento dei mercati, al costo delle materie prime e alla tipologia di legno utilizzato.

  • Finestra a un’anta -70 x 160 cm- da 650€ + iva
  • Finestra a due ante – 120 x 160 cm – da 1.100€ + iva
  • Porta finestra a un’anta – 700 x 230 cm – da 850€ + iva
  • Porta finestra a due ante – 120 x 230 cm – da 1.460€ + iva

Detrazioni fiscali infissi legno alluminio

Anche se il costo degli infissi in legno alluminio è molto più alto rispetto ad altre soluzioni, è possibile godere di agevolazioni fiscali per risparmiare.

Sostituire i vecchi infissi con dei nuovi contribuisce al miglioramento termico dell’abitazione, e permette di ottenere un’agevolazione del 50% sulla spesa finale. Puoi approfondire questo tema leggendo la nostra guida al Superbonus 110%. Inoltre, puoi scopri ulteriori dettagli sulla Riqualificazione energetica.

Infissi in legno alluminio Lecce

Vuoi sostituire le tue vecchie finestre con infissi in legno alluminio? La nostra azienda Calemacasa esegue installazioni a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione.

Disponiamo di tecnici specializzati che ti aiuteranno a trovare la migliore soluzione. Effettuiamo anche sopralluoghi per una valutazione più precisa ed accurata.

Contattaci per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno, i nostri operatori sono a tua disposizione per rispondere a ogni tua domanda.

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Impianto fotovoltaico: conviene davvero?

impianto fotovoltaico conviene

Il fotovoltaico conviene nel 2022? Installare pannelli solari è vantaggioso? Queste sono le domande più frequenti che ancora oggi molte aziende e privati si pongono.

Prima di decidere se posizionare un impianto fotovoltaico sui tetti aziendali o sulle abitazioni, è bene comprendere quali sono i vantaggi e in quanto tempo è possibile rientrare nell’investimento iniziale.

In Italia, negli ultimi anni, il settore del fotovoltaico ha avuto una crescita decisa e graduale, anche grazie ai tanti incentivi statali e al Conto Energia.

A favorire ulteriormente la diffusione del fotovoltaico è stata la presenza di ditte specializzate come la nostra che, oltre a occuparsi della progettazione e l’installazione dell’impianto, seguono tutte le pratiche burocratiche per l’ottenimento di concessioni, incentivi e contributi.

Questo permette di installare l’impianto fotovoltaico con facilità, grazie alla possibilità di avere un servizio tutto incluso a costi vantaggiosi. Vuoi saperne di più? Richiedi una consulenza.

Quando conviene installare il fotovoltaico?

Il fotovoltaico è un investimento conveniente. Negli ultimi anni il prezzo dei pannelli fotovoltaici è diminuito, con conseguente riduzione dei tempi necessari al rientro dell’investimento.

L’impianto fotovoltaico funziona in presenza della luce del giorno e non solo quando c’è il sole. Durante i mesi invernali, le ore di sole sono minori e l’autoproduzione di energia è ridotta.

Tuttavia, la considerazione va fatta su base annuale, più mesi si utilizza l’impianto fotovoltaico e maggiore è il risparmio.

Se, invece, l’assorbimento energetico annuale è molto limitato, i tempi di recupero dell’investimento si allungano. Inoltre, può essere poco conveniente per chi ha un reddito insufficiente a detrarre il 50%  in 10 anni.

In tutti gli altri casi però, l’impianto fotovoltaico conviene, soprattutto per le aziende e negli edifici pubblici, perché permette di ottenere un effettivo risparmio sulla bolletta energetica e di conservare l’energia autoprodotta e non utilizzata al momento ( impianto fotovoltaico con accumulo).

Impianto fotovoltaico con accumulo

Un impianto fotovoltaico produce energia che non è possibile consumare completamente al momento. Inoltre, la produzione avviene soprattutto di giorno e il consumo, spesso, è concentrato durante la notte.

L’impianto fotovoltaico con accumulo risolve questo problema ed evita anche lo scambio sul posto, ovvero, la vendita dell’elettricità non utilizzata e poi immessa in rete.

L’accumulo è una batteria in cui viene immagazzinata l’energia per poi essere utilizzata al momento del bisogno.

Questa tipologia di impianto è molto vantaggioso, perché permette di disporre sempre dell’energia necessaria ad alimentare i macchinari nelle aziende, le strumentazioni negli uffici e gli elettrodomestici nelle abitazioni.

Puoi approfondire leggendo il nostro articolo sui vantaggi del fotovoltaico con accumulo.

Costi impianto fotovoltaico: qual è il risparmio?

Possiamo fare una considerazione oggettiva: in generale il costo complessivo dell’impianto fotovoltaico da 3 kW va da 4.500 a 7.500 euro, con un prezzo al Kilowatt di picco che oscilla tra i 2.500 e i 3.500 euro.

A queste cifre dobbiamo aggiungere alcune riflessioni. Un impianto da 3 Kw non riesce a sostenere i fabbisogni energetici di tutta la giornata, per cui andrebbe aumentata la potenza e installata una batteria di accumulo.

Anche i costi sono superiori, la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici, permette di risparmiare il 50% della spesa iniziale.

Inoltre, come anticipato, il sistema di accumulo permette di immagazzinare l’energia non utilizzata e sfruttarla in un momento successivo, oppure, rivenderla. Approfondiamo meglio questo aspetto.

Guadagnare col fotovoltaico è possibile?

Oltre a risparmiare, con il fotovoltaico è possibile, addirittura, guadagnare? Abbiamo accennato più volte alla possibilità di abbattere i costi relativi all’installazione iniziale grazie agli Ecobonus.

L’Ecobonus del 50% per fotovoltaico, di recente, è stato esteso fino al 2024 ed è applicabile per impianti fino al 20 Kw.

Accedere alle detrazione vuol dire dimezzare la spesa: se il costo previsto è di 20.000 euro, è possibile detrarre 10.000 euro dalla dichiarazione dei redditi.

In questo caso, sarà possibile detrarre la cifra attraverso 10 importi di uguale valore per 10 anni consecutivi.

Altre soluzioni sono la cessione del credito e lo sconto in fattura, con le quali non occorre aspettare 10 anni per usufruire del vantaggio, ma sarà possibile ottenere subito lo sconto, spendendo la metà.

Inoltre, grazie al meccanismo di scambio sul posto, è possibile guadagnare sconti e crediti per l’acquisto di energia elettrica nelle ore notturne.

Tutta l’energia non consumata viene ceduta al gestore del servizio energetico che la rivende. In questo modo si ottiene un effettivo guadagno sulla bolletta dell’energia.

Impianto fotovoltaico: quali altri vantaggi?

Oltre ad abbattere i consumi e ridurre la bolletta, grazie all’integrazione con i sistemi di produzione di acqua calda tramite pompa di calore, è possibile utilizzare l’impianto fotovoltaico per riscaldare l’acqua. Quest’ultima viene immagazzinata negli accumulatori e usata al momento del bisogno.

I pannelli fotovoltaici rappresentano un miglioramento energetico dell’abitazione, quindi, scegliendo di installare l’impianto, si ottiene un aumento del valore e della classe di efficienza energetica dell’immobile.

Quali gli svantaggi?

Possiamo riassumere in tre punti gli svantaggi. Il fotovoltaico può non essere conveniente se:

  • L’installazione avviene nei paesi del Nord Europa
  • I pannelli fotovoltaici sono posizionati in punti poco esposti alla luce solare diretta
  • Se l’assorbimento energetico è basso e l’ammortamento avviene su più tempo

Impianto fotovoltaico Lecce, installazione conveniente

Calemacasa è azienda leader nel settore dell’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo a Lecce e in tutta la regione Puglia.

Offriamo il servizio completo di progettazione e installazione dell’impianto fotovoltaico, oltre che la gestione di tutte le pratiche burocratiche necessarie per ottenere i bonus e gli incentivi statali.

Il nostro team è composto da figure professionali altamente specializzate in vari settori, tra cui ingegneri ed esperti in termoidraulica.

Professionisti di progettazione edile e gestione pratiche, inclusi quelle per gli iter burocratici del Bonus fiscale fotovoltaico 2022.

Forniamo consulenza gratuita. Se vuoi installare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione o la tua azienda a Lecce e vuoi conoscere la reale convenienza, quali sono vantaggi che puoi ottenere e il risparmio effettivo, chiedi ai nostri operatori.

Siamo a tua disposizione per una consulenza e un preventivo gratuito senza impegno. Contattaci.

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