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Quali infissi offrono un miglior risparmio energetico?

infissi risparmio energetico

Se stai cercando un modo per ridurre il consumo energetico della vostra casa e abbassare le bollette mensili, una delle misure più efficaci da adottare è l’installazione di nuove finestre.

Si stima che oltre il 25% di energia usata per il riscaldamento domestico viene persa attraverso le finestre e mantenere la temperatura ideale negli ambienti, diventa molto difficoltoso.

Gli infissi hanno un ruolo importante per il comfort domestico e per il risparmio energetico. Sapere qual è la soluzione migliore, ti permette di scegliere prodotti in grado di offrire il massimo dell’efficienza energetica e delle prestazioni.

Gli infissi a risparmio energetico isolano sia dal caldo che dal freddo, fino a 4 volte più di quelli tradizionali, garantendo diversi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi e minore emissioni di gas.

In fase di ristrutturazione o riqualificazione di un edificio, la sostituzione con infissi a risparmio energetico deve essere una priorità.

Sono disponibili diverse tipologie di infissi di nuova generazione, appositamente progettati per creare una barriera impermeabile tra l’ambiente interno e quello esterno e ridurre, modo considerevole, la dispersione termica.

Ci sono alcuni fattori da valutare per scegliere gli infissi che garantiscono il miglior risparmio energetico, nello specifico: livello di isolamento, conduzione di calore e materiali. Vediamoli nel dettaglio.

Livello di isolamento

Gli infissi che riescono a fornire un buon livello di isolamento sono quelle considerate tra le più efficienti in termini di risparmio energetico.

È importante valutare con attenzione il fattore U di ogni finestra. Il fattore U misura la capacità di un materiale di resistere al flusso di calore. Si calcola misurando la velocità di trasferimento del calore attraverso un determinato spessore del materiale, in condizioni specifiche.

Più il fattore U è basso e più l’infisso sarà efficiente in termini energetici, garantendo il miglior isolamento termico all’abitazione.

Con la riduzione della perdita di calore, si avranno minori problemi legati all’umidità, la prima responsabile di condensa, muffe e deterioramento delle finestre.

Conduzione di calore

Un altro fattore importante da considerare nella valutazione degli infissi a risparmio energetico è la conduzione del calore. La velocità con cui il calore attraversa il telaio di una finestra è uno degli indicatori più importanti della sua efficienza energetica. La velocità di conduzione del calore è misurata dal fattore U, utilizzato per valutare l’isolamento termico.

Negli ambienti esposti alla luce diretta del sole per quasi tutta la giornata, è consigliato scegliere infissi che limitano l’eccessiva trasmissione di calore verso l’interno. Se, invece, l’abitazione è poco esposta al sole o la zona è fredda, gli infissi a risparmio energetico dovranno garantire una buona resistenza alla perdita di calore.

Materiali infissi

Tutti i fattori sopracitati sono legati anche al tipo di materiale scelto per l’infisso. Quali sono i migliori? Sostanzialmente, sono tre le tipologie di infissi, tra cui dovresti scegliere, se desideri puntare sul risparmio e l’efficienza energetica.

Infissi in legno

Gli infissi in legno offrono le migliori prestazioni di isolamento termico e acustico e una bassissima dispersione del calore.

A differenza di infissi realizzati in altri materiali, quelli in legno hanno bisogno di maggiore manutenzione, inoltre, nonostante abbiano una struttura abbastanza stabile e robusta, tendono a degradarsi più facilmente.

Sono anche più sensibili agli agenti atmosferici, perché il legno può deformarsi riducendo l’efficienza energetica dell’infisso.

Infissi in PVC

La sostituzione delle vecchie finestre con infissi in PVC sono una buona scelta in termini di risparmio energetico. Garantisco un ottimo isolamento acustico e termico, e offrono una buona resistenza a climi umidi e freddi.

Il PVC non si corrode ne arrugginisce, resistente molto bene, è durevole nel tempo e non richiedere particolari interventi di manutenzione.

Gli infissi PVC offrono anche livelli di sicurezza molto elevati, grazie alla buona resistenza agli urti e ai tentativi di sfondamento.

Infissi in alluminio

Gli infissi in alluminio sono molto leggeri, resistenti e durevoli, ma conducono il calore troppo velocemente. Sono ideali nelle zone molto fredde e piovose, poiché il materiale resiste molto bene agli agenti atmosferici, anche i più aggressivi.

Non richiedono particolare manutenzione, se non qualche intervento di pulizia periodica. Inoltre, a differenza di altri materiali, l’alluminio viene riciclato con maggiore facilità, il che lo rende un materiale a minor impatto ambientale.

La scelta della vetratura

Oltre al materiale dell’infisso, a incidere sul livello di risparmio energetico c’è anche il vetro.

Infissi con doppi o tripli vetri offrono un livello di isolamento superiore, azzerando quasi del tutto le dispersioni di calore negli ambienti.

La scelta del vetro è quindi importante, ad esempio; un vetro a bassa trasmissione offre comfort termico senza limitare il passaggio della luce solare.

Per scegliere correttamente il vetro per l’infisso è necessario fare un’analisi della casa e delle sue caratteristiche tecniche, della posizione dell’infisso e delle esigenze di chi ci vive.

Qual è il migliore infisso a risparmio energetico?

Dobbiamo precisare che tutti gli infissi di ultima generazione in legno, PVC e alluminio, offrono, di partenza, buone prestazioni e vantaggi in termini di risparmio energetico.

Ma a fare la differenza è l’installazione che, se non eseguita correttamente, ridurrà le prestazioni offerte dagli infissi e dai materiali con cui sono costruiti. È fondamentale affidarsi a dei professionisti del settore.

Noi di Calema siamo vicini ai nostri clienti, da anni ci occupiamo dell’installazione di infissi e serramenti a Lecce e in tutta la Puglia.

Se vuoi sostituire le vecchie finestre e installare degli infissi in PVC infissi in legno e infissi in alluminio a risparmio energetico, possiamo aiutarti nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze e alla tua abitazione.

Inoltre, scegliere di acquistare infissi a risparmio energetico ti permette anche di accedere a detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica.

Nel nostro team abbiamo figure professionali qualificate che ti assisteranno nell’iter di richiesta dei bonus, sollevandoti da tutti gli adempimenti burocratici necessari.

Contattaci per avere maggiori informazioni, tramite una prima consulenza gratuita potremmo illustrarsi le migliori soluzioni offerte dalla nostra azienda.

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Come regolare la caldaia per risparmiare sui consumi

caldaia per risparmiare

La crisi energetica e i rincari in bolletta ci portano a dover prestare molta più attenzione ai consumi del gas.

Nei mesi più freddi, utilizziamo molto di più l’impianto di riscaldamento per mantenere una temperatura ottimale all’interno degli ambienti, esistono però dei trucchi con i quali è possibile impostare al meglio la caldaia e ottimizzarne il funzionamento.

Impostando correttamente la caldaia è possibile ridurre i consumi del 6-9%, senza dover rinunciare al tepore all’interno degli ambienti di casa.

Come prima cosa è importante ricordare che le caldaie a condensazione sono le migliori per ciò che riguarda il risparmio energetico ed economico, oltre che per l’ecosostenibilità.

Questo perché, le caldaie a condensazione recuperano il calore generato dai fumi di scarico e lo utilizzano per riscaldare acqua all’interno dell’impianto. Un sistema che permette di risparmiare del gas. Scopri di più sulle caldaie a condensazione.

Vediamo come fare per impostare correttamente la caldaia e altri consigli utili per ridurre i consumi.

Tenere la caldaia sempre accesa

Spegnere la caldaia comporta un consumo maggiore, dovuto al fatto che alla riaccensione avrà bisogno di più tempo, circa 2-3 ore, per raggiungere nuovamente la temperatura impostata per riscaldare l’abitazione.

Lasciarla accesa permette di mantenere una temperatura costante in casa, con conseguente riduzione del consumo di gas.

Per questo motivo, non va spenta nemmeno di notte. La caldaia lavorerà a potenza minima e la mattina sarà già pronta.

Impostare una temperatura costante

È consigliato impostare la caldaia a una temperatura tra i 18 e i 20°C, che assicura negli ambienti, un clima piacevole.

Durante l’inverno, è possibile comunque mantenere questa temperatura, avendo l’accortezza di indossare qualcosa di più pesante in casa. Bisogna tener conto che per ogni grado in più impostato, viene stimato un consumo di gas aggiuntivo di circa il 4%.

Installare valvole termostatiche

Le valvole termostatiche permettono di regolare il consumo di acqua calda all’interno dei termosifoni. Nei vecchi termosifoni sono comunque presenti, ma potrebbero essere poco efficienti e manuali.

È consigliato sostituirle con valvole termostatiche moderne, utili a monitorare i consumi e a risparmiare fino al 15%. Più in generale, l’uso corretto delle valvole termostatiche consente di ottenere un risparmio in bolletta tra il 15% e il 30% dei consumi.

Utilizzare un termostato

Il termostato o cronotermostato è un dispositivo obbligatorio per legge, si tratta di un sistema di termoregolazione che permette di stabilire quale temperatura deve esserci all’interno dell’abitazione e in che modo deve lavorare la caldaia per mantenerla.

I modelli più moderni e avanzati permettono anche di regolare temperature diverse per ogni stanza, in questo modo è possibile abbassare i gradi in quelle meno frequentate durante il giorno e risparmiare gas ed energia.

Impedire la dispersione di calore

È un aspetto molto importante e non va sottovalutato. Impostare correttamente la caldaia e ridurre la temperatura in casa non basta, se gli infissi lasciano entrare gli spifferi e aria fredda dall’esterno.

È necessario installare infissi per il risparmio energetico, che siano isolanti e impediscano la dispersione del calore dagli ambienti.

Come risparmiare impostando la temperatura dei termosifoni e dell’acqua calda

Anche l’impostazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria impatta sui consumi, trovare la giusta regolazione, permette di risparmiare energia.

Una temperatura ottimale è quella compresa tra i 45° e i 55°C, che assicura acqua calda piacevole, ma senza esagerare. Del resto, quando la temperatura è troppo alta, l’acqua va raffreddata miscelando quella fredda dal rubinetto. Questa operazione può essere evitata impostandola sui 50°C.

I termosifoni devono essere abbastanza caldi per riscaldare le stanze, ma cercando di evitare gli eccessi. La temperatura ottimale dell’acqua nei termosifoni è compresa tra i 60 e gli 80°C. Se il riscaldamento è a pavimento, per ottenere una temperatura gradevole all’interno degli ambienti bisogna impostarla tra i 40° e i 50°C.

Manutenzione della caldaia per consumare meno gas ed energia

Oltre a impostare la caldaia seguendo alcuni accorgimenti, accertarsi del suo corretto funzionamento è fondamentale per tenere sotto controllo i consumi.

Bisogna prestare attenzione agli interventi di manutenzione alla caldaia, che vanno effettuati con una certa periodicità. Vediamo nel dettaglio come comportarsi:

  • Fare manutenzione alla caldaia almeno una volta all’anno
  • Contattare solo dei tecnici qualificati per verificare lo stato della caldaia

Controllare annualmente la caldaia permette di beneficiare di alcuni vantaggi ed evitare che si verifichino guasti o malfunzionamenti.

Nello specifico, bisogna contattare un tecnico della caldaia per:

Prevenire guasti

La manutenzione ordinaria della caldaia riguarda la pulizia dell’impianto, ma anche il controllo di tutti i suoi componenti per la verifica che tutti funzioni correttamente.

È quindi molto importante che a fare il controllo sia un tecnico esperto. Una cattiva manutenzione può portare alla comparsa di criticità più importanti che comportano ulteriori spese.

Aumentare il ciclo di vita della caldaia

Una caldaia sottoposta regolarmente alla manutenzione annuale può durare anche oltre 20 anni, senza perdere di prestazioni. Quando si acquista una nuova caldaia bisogna preferire l’efficienza e la qualità al risparmio economico, scegliendo un prodotto di buon livello e fattura.

I componenti, se puliti e revisionati periodicamente, assicurano un ciclo vita molto più lungo alla caldaia.

Risparmio energetico

La manutenzione della caldaia contribuisce a un miglior rendimento e, di conseguenza, al risparmio energetico. Un perfetto funzionamento dello scambiatore di calore e dello scambio termico, si traduce in ottime prestazioni energetiche e una riduzione dei consumi e della bolletta.

Come Calemacasa può aiutarti a risparmiare sui consumi?

Sappiamo come in questo periodo sia difficile gestire i consumi energetici, il nostro team è a tua disposizione per verificare lo stato della caldaia, effettuare manutenzione ordinaria e straordinaria e aiutarti a impostarla in maniera ottimale per risparmiare.

Se hai una vecchia caldaia puoi prendere in considerazione la sostituzione con una caldaia a condensazione che ti permette di ridurre consumi e costi in bolletta.

Contattaci e chiedici una consulenza gratuita, ci occupiamo di installazione di caldaie a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la Puglia. Possiamo aiutarti a trovare la migliore soluzione per le tue esigenze.

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Requisiti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici

requisiti impianti fotovoltaici

Prima di decidere di investire nei pannelli fotovoltaici è fondamentale accertarsi di avere tutti i requisiti per un’installazione sicura.

C’è chi pensa che l’installazione dei pannelli fotovoltaici possa avvenire ovunque e in qualsiasi posizione, ma in realtà non è così.

Il fotovoltaico propone diverse soluzioni, ma esistono delle condizioni ottimali che permettono di godere delle migliori performance dall’impianto.

I motivi che inducono, famiglie e aziende, a valutare l’impianto fotovoltaico sono legati alla salvaguardia dell’ecosistema e al risparmio dei consumi energetici.

Infatti, anche se inizialmente, il costo per installare i pannelli fotovoltaici, è esoso, nel lungo termine, avere un impianto fotovoltaico conviene.

Insomma, nessuno vuole pagare bollette salate, soprattutto in questo periodo, in cui i rincari energetici stanno pesando notevolmente sull’economica nazionale.

Ma come e quando installare il fotovoltaico? Quali sono i requisiti necessari per utilizzare i pannelli fotovoltaici? Scopriamolo nel dettaglio.

Requisiti per impianto fotovoltaico

Da dove iniziare per valutare l’installazione del fotovoltaico? Sicuramente partendo da alcuni requisiti strutturali e logistici.

Stato del tetto o del muro

L’impianto fotovoltaico ha un certo peso, per cui, se si decide di installarlo, bisogna considerare la solidità della zona in cui saranno posati i moduli.

È fortemente consigliato rivolgersi a un architetto specializzato. La struttura del tetto o il muro dovranno sopportare il peso per tanto tempo, senza che ci siano rischio di danneggiamento o, peggio, caduta dei moduli.

Lo spazio

Tra i requisiti necessari per installare i pannelli fotovoltaici c’è la presenza dello spazio sufficiente per installare i moduli e i vari componenti.

In base alla potenza dell’impianto, è richiesta una superficie diversa, generalmente più potente e più spazio occuperanno i pannelli.

L’impianto più comune, quello da 3kW, ha bisogno di almeno 15 metri quadrati di pannelli per un rendimento medio.

La riduzione dello spazio necessario per l’installazione dipende dall’efficienza dei pannelli solari, più è alta e minori sono i metri quadrati richiesti, tuttavia, non si andrà sotto i 12 metri quadrati.

A impattare sullo spazio richiesto è anche il tipo di superficie, se piana, occorre un metraggio superiore per consentire un distanziamento utile a impedire che i pannelli si facciano ombra a vicenda.

Condizione non prevista se l’installazione del fotovoltaico avviene su tetti inclinati.

Presenza d’ombra

L’impianto fotovoltaico non deve avere alcun punto d’ombra, quest’ultima può essere di due tipi, una provocata da elementi vicini, come antenne e camini, altre da edifici o alberi particolarmente alti.

Prima di decidere di acquistare un impianto fotovoltaico, bisogna fare questa verifica e, in caso di problemi, trovare delle soluzioni d’installazione che evitano le probabilità che si creino ombre, consentendo il posizionamento dei pannelli nel miglior modo possibile.

Basti pensare che anche una minima ombreggiatura data da un palo, può interferire in modo significativo sull’impianto e la sua efficienza.

L’orientamento dei pannelli solari

È errato pensare che il sole raggiunga in modo uniforme tutte le superfici, per ottenere più energia dai pannelli bisogna che il loro posizionamento sia corretto.

Come prima cosa, i pannelli devono essere orientati verso sud, sudovest o sudest, e mai verso nord o in punti intermedi.

Anche l’inclinazione va regolata, questa non deve essere piatta poiché la luce solare non arriva in modo perpendicolare.

I pannelli fotovoltaici vanno posati in modo da assorbire tutte le radiazioni possibili; l’inclinazione ottimale dei pannelli è di 30°, ma è possibile anche avvalersi di una fra i 10° e i 45°.

Anche l’altezza dell’impianto ha conseguenze sulla resa, ad esempio, se è installato molto alto in zone soggette a nevicate intense, i moduli saranno facilmente coperti e non funzioneranno a dovere, col rischio che possano anche guastarsi nel tempo.

Legislazione per installazione impianto fotovoltaico

Le leggi in tema di installazione del fotovoltaico vengono periodicamente modificate e questo è, senza dubbio, una delle ragioni per le quali molte persone rinunciano al passaggio a questo sistema di energia rinnovabile.

Una problematicità frequente è quella dovuta ai limiti paesaggistici e ambientali ai quali alcuni luoghi sono sottoposti.

Se l’edificio su cui si vogliono installare i moduli è antico, oppure, è collocato in una zona naturale protetta, sarà necessario verificare la possibilità di installare l’impianto e trovare il modo di ottenere i permessi.

Per essere sicuri di non commettere errori o illeciti, ti consigliamo di chiederci una consulenza gratuita, i nostri esperti sapranno aiutarti ad effettuare una valutazione preliminare all’eventuale intervento.

Fotovoltaico a terra: liberalizzazione e procedura semplificata

Di recente è stata introdotta una procedura semplificata per costruire e avviare impianti fotovoltaici con potenza fino a 20 MK, con relative opere di collegamento alla rete elettrica, per aree a destinazione industriale, commerciale o produttiva.

Procedura che può essere utilizzata anche per la progettazione di nuovi impianti con potenza fino a 10 MW da installare nelle aree indicate dal D.lgs. 199/2021.

Inoltre, questa semplificazione può essere applicata anche ad impianti agro-voltaici con installazione di moduli roteanti, sollevati da terra, distanti non oltre 3 chilometri dalle aree sopracitate.

Nella procedura semplificata del fotovoltaico rientrano anche gli impianti fotovoltaici flottanti con potenza fino a 10MW, incluse le opere necessarie per il collegamento alla rete elettrica, installati su cave dismesse, specchi d’acqua o come copertura di canali destinati all’irrigazione.

Possono essere avviati con dichiarazione di inizio lavori asservata (DILA), gli impianti fotovoltaici con moduli a terra con potenza elettrica non inferiore a 1MW e opere e infrastrutture connesse e indispensabili alla realizzazione.

Inoltre, l’installazione deve avvenire in aree non tutelate e che non richiedano procedure di esproprio.

Vuoi saperne di più sull’installazione del fotovoltaico? Noi di Calemacasa siamo a tua disposizione per illustrarti tutte le possibilità.

Da anni ci occupiamo di installazione di impianti fotovoltaici, i nostri tecnici specializzati effettuano tutte le verifiche necessarie e controllano la presenza dei requisiti richiesti, prima di procedere col lavoro.

Grazie alla presenza di legali e commerciali nel nostro team, possiamo darti assistenza su tutta la parte che riguarda l’iter burocratico e aiutarti a ottenere il bonus fotovoltaico 2022.

Contattaci ora per saperne di più.

 

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Perché la caldaia va in blocco? Cause e soluzioni

blocco caldaia

Il blocco della caldaia è un problema comune, che non va ignorato, soprattutto, se si verifica con una certa frequenza.

La caldaia è indispensabile all’interno dell’abitazione, sia per il sistema di riscaldamento, che per la produzione di acqua calda sanitaria.

Grazie alla caldaia è possibile mettere in funzione i termosifoni, restare improvvisamente senza non è piacevole, soprattutto, se il blocco si verifica durante la stagione invernale.

Le caldaie ad uso domestico sono alimentate a gas metano o a GPL, la cui combustione fa aumentare la temperatura dell’acqua o dell’aria che circola all’interno del sistema di riscaldamento.

Oggi, sono disponibili per la vendita soltanto caldaie a condensazione che, rispetto ai modelli tradizionali, recuperano una parte del calore prodotto dalla combustione e lo riutilizzano, rendendo più efficiente il funzionamento della caldaia stessa.

Indipendentemente dal tipo di caldaia, in qualunque momento può verificarsi il blocco, provocando delle situazioni spiacevoli.

Un esempio? Mancanza di acqua calda al momento della doccia o blocco del riscaldamento durante una fredda sera invernale.

Il blocco della caldaia può dipendere da diversi motivi, è importante comprenderli per risolvere definitivamente il problema.

In alcune situazioni, il blocco può essere risolto anche autonomamente, in altre sarà necessario l’intervento di un tecnico.

Tuttavia, in qualunque caso, suggeriamo di far controllare la caldaia a dei professionisti, per accertarsi che la causa del blocco non sia causata da un guasto importante.

Quando la caldaia va in blocco

Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa vuol dire quando una caldaia va in blocco. Questa situazione si verifica quando qualcosa non funziona correttamente all’interno della caldaia, il malfunzionamento attiva una sistema di sicurezza che provoca il blocco, impedendo che si possano verificare danni più importanti.

In rari casi, il blocco della caldaia dipende dalla stessa, a provocarlo sono per lo più cause esterne, tra le più frequenti troviamo:

  • Presenza di calcare
  • Interruzione del gas
  • Problemi al sistema elettrico
  • Pressione bassa dell’acqua
  • Troppa aria nei radiatori
  • Tiraggio dei gas di scarico insufficiente

Caldaia in blocco: come fare?

Vediamo più nel dettaglio queste cause e come intervenire per risolvere il problema del blocco.

1) Presenza di troppo calcare

Il calcare può danneggiare gli impianti idraulici, la sua formazione ostacola il passaggio naturale dell’acqua calda, provocando la riduzione del flusso e, di conseguenza, la mancata attivazione della caldaia, che per motivi di sicurezza non si avvia.

Come capire se il blocco caldaia è dovuto al calcare? Se si osserva dal rubinetto, un getto d’acqua calda meno forte rispetto alla fredda, se ci mette molto a raggiungere la temperatura impostata e se si nota del calcare nei filtri, allora è molto probabile che sia il calcare la causa del problema.

Cosa fare? Chiamare un tecnico specializzato che procederà a pulire lo scambiatore utilizzando un liquido acido che serve a sciogliere il calcare. Valutare anche il cambio del filtro anticalcare.

2) Interruzione del gas

L’interruzione del gas è un altro problema che manda in blocco la caldaia. Se manca, la caldaia non può accendere la fiamma pilota per avviare il funzionamento.

L’interruzione può essere momentanea e dipendere dal fornitore del servizio, oppure, in caso di serbatoio di GPL, essere finito il combustibile.

Per verificare se effettivamente manca il gas, è sufficiente accendere il fornello della cucina. In alcuni casi, può dipendere da una rottura o ostruzione delle valvola che da alimentazione alla caldaia. Contattare un tecnico per un intervento sul sistema.

3) Danni al sistema elettrico

Se si verifica un guasto elettrico, la caldaia può non funzionare correttamente e bloccarsi. Infatti, oltre al gas, è alimentata dall’energia elettrica, in caso di mancanza di corrente, la caldaia risulterebbe spenta.

In questi casi bisogna attendere che la corrente ritorni o che il guasto venga riparato. Se invece, la corrente è presente, il problema potrebbe dipendere dagli elettrodi o dalla batteria.

4) Pressione dell’acqua troppo bassa o troppo alta

La caldaia dispone del manometro che serve a indicare la pressione, che deve essere a minimo 1,2 e massimo 1,5 bar. Se scende sotto o si alza oltre questi livelli, la caldaia si blocca, per preservare l’intero impianto.

Per riportare la pressione ai giusti livelli bisogna utilizzare la manopola apposita, facendo attenzione a non superare i 2 bar.

Se invece, la pressione è già oltre i 2 bar, bisogna sfiatare il radiatore e abbassarla sotto il livello consigliato.

5) Troppa aria nei radiatori

La troppa aria nei termosifoni causa bolle che impediscono il corretto riscaldamento. Per risolvere basta sfiatarli singolarmente, in modo da liberarli dall’ostruzione.

Dopo lo sfiato controllare la pressione della caldaia per evitare ulteriori problemi.

6) Tiraggio gas di scarico insufficiente

L’ostruzione degli impianti di tiraggio dei gas di scarico sono un problema più complesso, da non poter risolvere autonomamente. Se si verifica, i fumi vengono trattenuti mandando in blocca la caldaia.

In questi casi, è necessario chiamare un tecnico per verificare lo stato della caldaia e procedere con la pulizia.

Prevenire il blocco della caldaia

Per prevenire che si verifichi il blocco bisogna fare controlli periodici di manutenzione della caldaia, seguendo le indicazioni previste dalla normativa.

Le disposizioni variano in base alla regione, in ogni caso, il tecnico abilitato deve rilasciare il bollino blu. È obbligatorio effettuare il controllo dei fumi: 2 anni per le caldaie a combustibile liquido o solido, 4 anni per quelle a gas, metano o GPL.

La tua caldaia è andata in blocco? Hai notato qualche malfunzionamento e vuoi effettuare un controllo?

Noi di Calemacasa eseguiamo interventi di controllo e manutenzione caldaia a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la Puglia.

I nostri tecnici abilitati e qualificati raggiungono la tua abitazione o la tua attività ed effettuano le verifiche per risolvere in tempi celeri il blocco della caldaia e il problema che lo ha provocato.

Contattaci per chiedere avere maggiori informazioni sul costo dei nostri servizi di pronto intervento e prenotare un nostro tecnico.

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