Categories Calema, News

Deumidificatore e condizionatore: pro e contro, quale scegliere?

deumidificatore

Cosa scegliere tra deumidificatore e condizionatore? È davvero necessario fare una scelta o conviene valutare l’acquisto di entrambi? Si tratta di due apparecchi elettronici il cui scopo è quello di raffreddare gli ambienti per renderli più gradevoli durante le calde giornate estive.

Tuttavia, parliamo di due prodotti del settore della termoidraulica, totalmente diversi tra loro, non solo nel funzionamento, ma anche dal punto di vista strutturale. Vediamoli più da vicino.

Come funziona il deumidificatore

L’umidità è tra le principali cause del caldo afoso, quando è troppo alta, rende gli ambienti poco gradevoli e ci fa sentire spossati.

Rimuoverla fa si che la temperatura si abbassi, portando al rinfrescamento delle stanze. Quando in funzione è possibile subito percepire il benessere a livello respiratorio, l’aria è meno soffocante e l’ambiente più piacevole.

Per ciò che riguarda il funzionamento, i deumidificatori filtrano l’aria e la impoveriscono tramite un ciclo continuo che prevede un aspiratore, un filtro, un condensatore, un compressore, un espansore, il gas refrigerante e lo scarico per l’acqua.

All’accensione, l’aria all’interno della stanza viene aspirata e, attraverso il ciclo continuo, rigettata fuori alla stessa temperatura che aveva prima di entrare, ma priva di una buona quantità di acqua, finita nello scarico.

Il deumidificatore funziona in modo efficiente, soprattutto, se posto in alto, in quanto l’aria umida è più pesante e tende a scendere. Non a caso, il deumidificatore portatile è tra i più performanti e viene scelto come soluzione anche negli uffici e nei piccoli appartamenti.

Come funziona il condizionatore

Il condizionatore non asciuga l’aria nell’ambiente rimuovendo il vapore, ma rilascia aria fredda o calda, a seconda del bisogno del moment.

Il vantaggio è quello di avere subito un sollievo immediato, soprattutto quando le temperature sono particolarmente alte.

Il funzionamento del condizionatore è basato su un sistema simile a quello del deumidificatore: è presente un compressore e una serpentina che spinge il gas, rendendolo liquido.

Il gas compresso surriscalda la parte iniziale della serpentina all’interno di un contenitore esterno, nel quale viene spinta l’aria calda.

Quando il gas viene liberato nel secondo tratto della serpentina, riprende lo stato aeriforme e viene raffreddato in un’altra camera, che si trova a contatto diretto con l’ambiente.

Questo ciclo fa si che il condizionatore ceda calore nella serpentina fredda e restituisca aria a temperatura più bassa nell’ambiente.

Anche se funziona in modo diverso dal deumidificatore, anche con il condizionatore viene ceduta una parte di umidità, poi scaricata all’esterno.

Il condizionatore va installato in alto, per poter raccogliere l’aria calda che, tendenzialmente, sale.

Vantaggi e svantaggi del condizionatore e del deumidificatore

I pro e i contro del condizionatore e del deumidificatore dipendono anche dall’uso che si fa di questi apparecchi.

Utilizzarli in modo sconsiderato può avere effetti sulla salute, oltre che sull’ambiente e un impatto notevole anche a livello economico.

Condizionatore

Quando si è fuori casa, bisogna evitare di tenere accesso l’impianto, oppure, impostare una temperatura non inferiore ai 23°.

Mantenere una temperatura troppo bassa ( 19°) non solo aumenta il consumo, ma ha un impatto poco sano sulla nostra salute, poiché il corpo viene sottoposto a uno shock termico improvviso, provocato dal troppo divario tra esterno ed interno.

Una buona idea potrebbe essere quella di attivarlo sulla funzione di deumidificazione, ormai presente nella maggior parte dei condizionatori moderni.

È importante provvedere alla pulizia dei filtri e alla manutenzione ordinaria del condizionatore, fondamentale per evitare problemi respiratori e prevenire eventuali guasti o malfunzionamenti.

Un vantaggio evidente del condizionatore è quello di riuscire a rinfrescare o riscaldare rapidamente l’ambiente, tuttavia, si consiglia di attivarlo un po’ prima di entrare in una stanza, soprattutto, se si tratta della camera da letto.

Per ciò che riguarda il consumo energetico, i condizionatori sono quelli che assorbono di più e provocano un aumento dei costi in bolletta e un livello di inquinamento più alto.

Per questo motivo, è necessario acquistare condizionatore di classe energetica altissima come la A+++, che consuma e inquina meno, anche se il prezzo di acquisto è maggiore.

Per approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere il nostro articolo su come scegliere un condizionatore.

Deumidificatore

Come abbiamo detto in precedenza, la funzione del deumidificatore è quella di eliminare l’umidità nell’aria. Dal punto di vista energetico, questo apparecchio consuma meno del condizionatore, mediamente, circa la metà.

Il divario è dato dal funzionamento differente, dopo l’eliminazione dell’umidità, il deumidificatore lavora per mantenere un clima ottimale all’interno dell’ambiente. Questo vuol dire minori consumi, meno inquinamento e costi inferiori in bolletta.

Inoltre, il deumidificatore è indicato soprattutto in ambienti in cui sono presenti bambini, poiché ridurre il livello di umidità nelle stanze, riduce il rischio di problemi respiratori e allergie. In aggiunta, scegliendo apparecchi più specifici come il deumidificatore agli ioni negativi, l’aria sarà molto più sana e priva di batteri e polvere.

È bene ricordare che il deumidificatore non rinfresca l’aria in modo diretto, ma elimina l’umidità in eccesso naturalmente, rendendola più leggera e sana.

Deumidificatore e condizionatore: differenze di prezzi

I prezzi dei deumidificatori sono tendenzialmente più bassi di quelli dei condizionatori, e consumano meno.

Il condizionatore costa di più e ha bisogno di maggiore manutenzione. In commercio, sono disponibili condizionatori che hanno anche la funzione di deumidificazione, il cui costo è inevitabilmente maggiore, se confrontati coi modelli base.

Quale scegliere?

Non esiste una risposta unica, la scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze e all’ambiente in cui dovrà essere installato l’apparecchio.

In un ambiente con riscaldamento autonomo o con temperature estive più fresche, può essere indicato installare un deumidificatore per rendere l’aria più sana e piacevole.

Se l’impianto di riscaldamento non sembra essere sufficiente per rinfrescare e riscaldare, invece, si può valutare l’acquisto di un condizionatore che funzioni anche come pompa di calore e deumidificatore.

Non sai quale apparecchio acquistare? Puoi chiederci una consulenza gratuita e valutare insieme quale sia la soluzione migliore per le tue esigenze.

Ci occupiamo dell’installazione e manutenzione di condizionatori e deumidificatori, operiamo a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la Puglia. Contattaci ora.

Categories Calema, News

Bonus fotovoltaico 2022: cos’è, quanto vale e come richiederlo

bonus fotovoltaico 2022

Il bonus fotovoltaico 2022 permette di ottenere un’agevolazione per l’installazione di pannelli fotovoltaici, può essere compreso nel SuperBonus 110%, nel Bonus Ristrutturazione o nell’Ecobonus 65%.

Quindi, è doveroso precisare che non esiste un vero e proprio bonus fotovoltaico, ma alcune misure che spingono verso l’utilizzo di questo sistema autonomo di produzione energetica.

Negli ultimi mesi si è assistito a un aumento importante dei costi dell’energia elettrica, tante famiglie e imprenditori hanno deciso di puntare sul fotovoltaico per ridurre la bolletta.

L’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti aziendali e sulle abitazioni private è quindi, oggi, una priorità, per questa ragione si parla con maggiore frequenza del bonus fotovoltaico.

Cosa si intende per bonus fotovoltaico?

Col termine bonus fotovoltaico si fa riferimento a delle misure messe in campo dal Governo, per incentivare l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione energetica.

Come accennato, facciamo riferimento a incentivi contenuti in altri provvedimenti:

  • Superbonus 110%: dedicato all’efficientamento energetico per abitazioni e condomini tramite interventi di sostituzione vecchie caldaie, rifacimento del cappotto termico, installazione di pannelli solari e fotovoltaici, etc.
  • Bonus Ristrutturazione: detrazione IRPEF del 50% su un massimo di 96.000 di spesa per interventi di manutenzione sull’edificio
  • Ecobonus 65%: agevolazione fiscale per lavori di riqualificazione energetica su un immobile.

È importante fare una precisazione: a volte viene utilizzato il termine “pannello solare” come sinonimo di “pannello fotovoltaico”, ma in realtà sono due cose diverse.

La produzione di energia solare può avvenire anche tramite impianti di solare termico o collettori solari.

Il fotovoltaico converte le radiazioni solari in energia, il solare termico, trasforma l’energia del sole in calore, per utilizzarla nella produzione di acqua calda e per il riscaldamento.

Vediamo nel dettaglio come ottenere gli incentivi sul fotovoltaico partendo dai bonus sopracitati.

Fotovoltaico con Bonus Ristrutturazione

Con il Bonus Ristrutturazione vengono coperte le spese riguardanti l’installazione dei pannelli fotovoltaici, tra cui collaudo, manutenzione, messa in opera e altre azioni fondamentali per assicurare che l’impianto funzioni correttamente.

È possibile ottenere una detrazione del 50% sulle spese sostenute, con limite di 96.000 euro. Le quote sono suddivise in 10 anni con importo equivalente. Se si spendono, ad esempio, 20.000 euro, il bonus sarà di 10 rate da 1000 euro.

Possono usufruire di questo bonus i proprietari dell’immobile o di chi usufruisce di un reale diritto (inquilino). Soci di cooperative e di società semplici, ed anche imprenditori che vogliono migliorare la propria azienda.

Accedono al bonus ristrutturazione per il fotovoltaico anche coniugi separati o divorziati, che devono aver sostenuto le spese e pagato con bonifici a loro nome.

È possibile fare richiesta del bonus inviando la documentazione entro 90 giorni dal termine dei lavori sul sito ENEA. Dopo i controlli e i calcoli, verrà confermata la detrazione per le spese sostenute per acquisto e installazione del fotovoltaico.

Fotovoltaico con Superbonus 110%

Altro sistema per poter usufruire delle detrazioni per i pannelli fotovoltaici è quello di sfruttare il Superbonus 110%.

In questo caso non è possibile godere delle detrazioni fiscali solo acquistando e installando l’impianto fotovoltaico, ma sarà necessario eseguire altri lavori sull’edificio, chiamati interventi trainanti.

Quest’ultimi hanno l’obiettivo di migliorare l’edificio nel suo insieme, come ad esempio, l’installazione di nuove caldaie  o lavori di isolamento termico.

Per poter usufruire dei bonus occorre il rilascio della certificazione APE, che sta ad indicare un miglioramento energetico ottenuto sull’edificio.

Possono richiedere il bonus i condomini e i mini condomini, le persone fisiche che attuano lavori di installazione fotovoltaico e i soci delle cooperative.

La scadenza per le piccole ville e le abitazioni unifamiliari è fissata al 31 dicembre 2022, a patto che un terzo dei lavori sia stato completato entro giugno 2022.

Se l’intervento è svolto in un edificio con minimo e massimo 4 abitazioni divise, il bonus ottenibile è del 110% per il 2022 e il 2023, per il 70% nel 2024 e per il 65% nel 2025.

La scadenza per le aree colpite dai terremoti è dicembre 2025 e la detrazione sarà sempre del 100%.

Se si sceglie questa modalità, la detrazione IRPEF viene suddivisa in 5 rate di valore uguale.

È possibile ottenere un rimborso di circa 2.400 euro per ogni KW di potenza minimale su una spesa minima di 48.000 euro. Altro rimborso è possibile per i sistemi di accumulo per circa 1000 euro per capacità di KW accumulabile.

Fotovoltaico con Ecobonus

Con l’Ecobonus si ottiene la detrazione del 50% sulle spese di acquisto e installazione sostenute per l’impianto fotovoltaico. Gli interventi devono riguarda il miglioramento energetico dell’edificio, per cui l’installazione degli impianti va accompagnata da altri interventi rivolti al miglioramento e al risparmio energetico.

Possono fare richiesta le figure professionali che percepiscono reddito di impresa, titolari di ditte, proprietari di abitazioni private, condomini per le parti in comune, i soci di cooperative e aziende semplici e chi gode di un diritto reale sull’edificio.

La data di scadenza per l’Ecobonus è il 31 dicembre 2024.

Richiesta bonus fotovoltaico: riepilogo scadenze

Riassumiamo quelle che sono le scadenze per ottenere le detrazioni per il fotovoltaico attraverso i tre bonus sopracitati.

Bonus Ristrutturazione

  • 31 dicembre 2024
  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori

Superbonus 110%

  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori
  • Per le abitazioni unifamiliari: 31 dicembre 2022 ( Esecuzione di almeno il 30% dei valori entro giugno 2022).
  • Per le cooperative, case popolari ed equivalenti: 31 dicembre 2023 ( Completamento di almeno il 60% dei lavori entro giugno 2023).
  • Per condomini e persone fisiche: 110% entro il 31 dicembre 2023; 70% entro il 2024; 65% entro il 2025.
  • Aree colpite da terremoti: dicembre 2025 con il 110%.

Ecobonus 65%

  • Invio al sito ENEA della scheda degli interventi, entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori
  • 31 dicembre 2024.

Vuoi installare il fotovoltaico presso la tua abitazione o azienda accedendo ai bonus disponibili? Contattaci, ci occupiamo di pratiche per il superbonus 110%, per il bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus. Richiedi una consulenza gratuita.

 

Categories Calema, News

Cosa sono e come funzionano le valvole termostatiche

valvole termostatiche

Le valvole termostatiche per i termosifoni hanno la funzione di controllo della temperatura all’interno di ogni stanza della casa, attraverso una gestione ottimale della quantità di acqua calda che circola nei radiatori.

Se la valvola termostatica è stata installata correttamente su ogni termosifone, sarà possibile creare ambienti con temperature differenti per ogni stanza, anche se si possiede una sola caldaia.

Un modo economico e veloce per gestire e controllare la produzione di calore di un termosifone e dello spazio in cui è installato. Vediamo come funzionano le valvole termostatiche, quali sono i vantaggi e i prezzi e perché conviene utilizzarle.

Come funzionano le valvole termostatiche

Le valvole termostatiche hanno una numerazione che va da 0 a 5, ci sono dei modelli che permettono la regolazione da 0 a 10.  È proprio questo sistema a consentire la scelta di temperature diverse per ogni stanza, in base alla destinazione d’uso dell’ambiente.

Ad esempio, in una stanza che viene poco utilizzata è utile impostare la temperatura tra i 16° e i 18°, mentre in camera da letto tra 21° e 22°C. In commercio sono disponibili anche valvole termostatiche programmabili che consentono di adeguare la temperatura in base agli orari.

I gradi erogati aumentano del valore di 5 alla volta, nello specifico abbiamo:

  • Livello 1= 10°C
  • Livello 2= 15°C
  • Livello 3= 20°C
  • Livello 4= 25°C
  • Livello 5= calore massimo erogabile dal termosifone

Se, ad esempio, la valvola è impostata sul 4, al raggiungimento dei 25°C, il termosifone verrà isolato dall’impianto di riscaldamento centrale, interrompendo l’erogazione di calore nell’ambiente fino a quando la temperatura non scende. In questo caso, la valvola si riattiva e così anche il radiatore.

Quali sono le funzioni delle valvole termostatiche?

Le valvole termostatiche servono per controllare l’erogazione di calore in un singolo ambiente e bilanciare in modo automatico l’impianto.

Inoltre, sono utili a ottimizzare gli interventi di coibentazione termica e controllare indirettamente la temperatura di ritorno dell’impianto a radiatori.

Contabilizzatore di calore

Con le valvole termostatiche si installa anche il contabilizzatore di calore che serve a misurare quanto calore viene effettivamente consumato.

Il modello base viene letto da un tecnico una volta l’anno, mentre quello più tecnologico può essere consultato direttamente dallo smartphone tramite un app dedicata.

Con i contabilizzatori , i costi sono così ripartiti:

  • Quota fissa in base ai millesimi del riscaldamento (30%)
  • Quota variabile calcolata sul consumo effettivo rilevato (70% da decidere in assemblea tra i condomini)

I vantaggi delle valvole termostatiche

Un buon impianto di climatizzazione deve poter consentire la regolazione delle temperatura per singolo ambiente e, l’utilizzo di valvole termostatiche di qualità, permette di ottenere questo risultato.

Inoltre, non si può parlare di risparmio energetico e impianti a condensazione senza l’uso di valvole termostatiche o dispositivi simili.

Ecco tutti i vantaggi dell’utilizzo delle valvole:

  • Permettono di gestire la temperatura in modo autonomo in ogni ambiente, per consentire di ottenere il comfort ideale e apportare modifiche nel tempo in caso di destinazione d’uso diverso.
  • Consentono di gestire la temperatura di ritorno e sfruttare il sistema di condensazione anche nei vecchi impianti a termosifone, rendendoli più performanti, flessibili ed economici, poiché la portata d’acqua richiesta è molto bassa.
  • Riducono gli sprechi di acqua e, di conseguenza, quelli energetici
  • Garantiscono il bilanciamento automatico e continuo dell’impianto di climatizzazione.
  • Aiutano a impostare le giuste temperature in ogni locale

Le valvole termostatiche sono obbligatorie?

Le valvole termostatiche non sono sempre obbligatorie come nel caso della presenza di un impianto di riscaldamento autonomo, ma anche in quelle situazioni in cui non è possibile installarle o in cui si trae alcun vantaggio economico dalla loro applicazione.

Per stabilire che non ci sono le condizioni adatte all’installazione, l’assemblea condominiale incarica un tecnico abilitato per effettuare una perizia tecnica in cui venga dimostrato che l’installazione di valvole e ripartitori non è possibile e nemmeno vantaggiosa.

Chi è tenuto all’obbligo di installazione e non provvede entro i termini previsti dalla legge, rischia una multa dai 500 ai 2.500 euro per ogni unità abitativa del condominio e una diffida con richiesta di esecuzione dell’intervento entro e non oltre i 45 giorni.

Valvole termostatiche prezzi e detrazioni

Il prezzo di una valvola termostatica dipende dalla tipologia di modello scelto, la spesa media è di circa 130 euro a valvola.

Inoltre, per l’acquisto delle valvole e dei contabilizzatori è possibile beneficiare di una detrazione fiscale. Puoi approfondire l’argomento qui.

Con le valvole termostatiche si risparmia davvero? L’investimento iniziale può arrivare anche a superare i 2.000 euro per un appartamento di 100/150  mq, ma il risparmio sul combustibile è reale, così come sulla quantità di anidride carbonica dispersa nell’ambiente.

Basti pensare che in media diminuendo di appena un grado la temperatura nella propria abitazione, si ottiene un risparmio annuo di circa il 4% sulla bolletta.

Risparmiare con le valvole termostatiche

Cosa fare per risparmiare con le valvole? Ci sono alcune buone abitudini che consentono di ottenere un maggior risparmio energetico ed economico.

  • Non coprire i caloriferi con tende e altri tessuti che impediscono la corretta distribuzione del calore
  • Impostare temperature diverse in base alla destinazione d’uso delle stanze e alla frequenza di utilizzo
  • Se l’abitazione resta vuota per vari giorni, impostare i termosifoni a 1, in questo modo, si potrà riscaldare gli ambienti più velocemente perché non si partirà da temperature troppo basse.
  • Quando si spegne il riscaldamento centralizzato, aprire le valvole al massimo in modo da evitare sbalzi troppo forti di pressione o otturazioni.
  • Chiudere bene le finestre e le porte, in modo da evitare dispersione di calore.

Installazione valvole termostatiche Lecce

La nostra ditta Calemacasa si occupa dell’installazione di impianti di riscaldamento a Lecce e in tutta la regione Puglia. Puoi contattarci per chiedere maggiori informazioni e un preventivo per la realizzazione di un nuovo impianto, oppure, per un controllo delle valvole termostatiche.

I nostri tecnici effettuano la verifica dello stato delle valvole e del loro funzionamento, valutandone l’eventuale sostituzione, dove necessario.

Inoltre, se il tuo vecchio impianto non è a norma, ci occuperemo dell’installazione completa di tutte le valvole termostatiche sui radiatori presenti all’interno della tua abitazione. Chiedi una consulenza gratuita.

Categories Calema, News

Caldaia istantanea o con accumulo: caratteristiche, differenze, quale scegliere

caldaia istantanea e con accumulo

Devi sostituire la tua vecchia caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e non sai se scegliere una caldaia istantanea o con accumulo? Si tratta di soluzioni diverse, con vantaggi e svantaggi, la scelta dipende dalle singole esigenze, dal fabbisogno di acqua calda sanitaria e dallo spazio a disposizione per l’installazione.

Premettiamo che quando parliamo di nuove caldaie, stiamo facendo riferimento alle caldaie a condensazione, unica tipologia che può essere immessa in commercio a partire dal 26 settembre 2015.

Per poter scegliere quale caldaia acquistare, è molto utile conoscerne le caratteristiche tecniche, che andremo a vedere nei paragrafi successivi. Ti daremo anche qualche consiglio per capire se quel tipo di caldaia fa al caso tuo.

Caldaia istantanea

La caldaia istantanea entra in azione nel momento in cui avviene il prelievo d’acqua tramite l’apertura del rubinetto dell’acqua calda e si spegne quando questo viene chiuso.

Il riscaldamento avviene in appena 10-15 secondi, in base alla temperatura impostata. Il funzionamento è, quindi, molto semplice e la produzione di acqua calda è quasi immediata.

I vantaggi della caldaia istantanea sono le dimensioni contenute, che la rendono ideale per piccole abitazioni, e i consumi ridotti, perché si attiva solo quando serve, limitando quasi a zero lo spreco di energia elettrica.

Quando scegliere la caldaia istantanea

Come detto in precedenza, la caldaia istantanea è molto compatta per cui è ideale in appartamenti e in abitazioni di media/piccola grandezza o con poco spazio disponibile per l’installazione.

È indicata per single o coppie con a disposizione un solo bagno e poco consumo di acqua calda.

Non è consigliata

Se è richiesto l’uso simultaneo di più utenze, in questo caso non riesce a sopportare la portata d’acqua maggiore. Non va bene nelle case con due bagni, poiché in caso di doccia simultanea, la caldaia non riesce ad assicurare il giusto comfort.

Inoltre, durante il periodo invernale, quando la temperatura dell’acqua fredda è troppo bassa, non riesce ad offrire la migliore resa.

Caldaia con accumulo

La caldaia con accumulo dispone di un serbatoio, chiamato bollitore, che può essere interno o esterno, in cui viene accantonata l’acqua. Quando un rubinetto viene aperto, l’acqua arriva dal sistema di accumulo senza che la caldaia entri forzatamente in funzione.

Se la temperatura scende sotto un determinato livello, la caldaia si attiva per scaldare nuovamente l’acqua presente nel bollitore.

Cosa vuol dire? Che se il rubinetto resta aperto per un determinato lasso di tempo, l’acqua calda al suo interno viene sostituita da quella fredda. Quando la temperatura scende sotto un certo livello, la caldaia si attiva e ritorna a scaldare l’acqua nel serbatoio.

È utile perché permette di disporre di una riserva d’acqua sempre pronta e senza attese. Quando si acquista questo tipo di caldaia, bisogna valutare il volume del serbatoio: se deve essere installato su parete, quindi nel caso di caldaia murale, bisogna andare sotto i 60 litri. Se si ha bisogno di volume maggiore è necessario scegliere il sistema di accumulo esterno.

Le caldaie a condensazione con accumulo offrono un buon comfort in termini di velocità e capacità di erogazione di acqua calda con temperatura costante.

Quando scegliere la caldaia con accumulo

La caldaia con accumulo è da scegliere per appartamenti e abitazioni medio/grandi, con nuclei familiari numerosi e grande necessità di produzione di acqua calda sanitaria.

In realtà, questo tipo di caldaia può essere utile anche in abitazioni più piccole, ma con elevati e frequenti picchi di richiesta.

Non è consigliata

La caldaia con accumulo pesa e ha bisogno di molto spazio, per cui la sua installazione è difficoltosa in abitazioni piccole o con spazi ristretti.

È possibile che in alcuni casi la caldaia con bollitore non possa essere installata a muro, l’unico modo è dedicargli un locale. Prima dell’acquisto consigliamo di verificare la possibilità di allocare il serbatoio in uno spazio apposito.

Caldaia istantanea o accumulo? I tempi di attesa

Per parlare dei tempi di attesa dell’erogazione di acqua calda bisogna fare delle considerazioni che riguardano il tempo che la caldaia impiega per riscaldare l’acqua e la distanza tra rubinetto e caldaia.

Le caldaie istantanee, come detto in precedenza, impiegano circa 10/15 secondi per scaldare l’acqua, a incidere su questa tempistica c’è la portata, la temperatura desiderare e quanto è fredda l’acqua che entra nella caldaia.

Inoltre, il tempo che l’acqua calda impiega dalla caldaia al rubinetto dipende da quanto sono distanti i due elementi.

Se si tratta di pochi metri, bastano pochi secondi, ma più la distanza è ampia e maggiore sarà il tempo richiesto.

Con la caldaia ad accumulo, si risparmiano i secondi iniziali per scaldare l’acqua, perché è già a temperatura nel bollitore, ma se il rubinetto è molto distante, ci vorranno ugualmente alcuni secondi per ottenere l’acqua calda.

Un modo per azzerare questo tempo è quello di utilizzare sistemi di ricircolo che permettono di mantenere molto calde le tubature dove passa l’acqua calda, in modo che esca già a temperatura appena effettuata la richiesta. Questi sistemi sono più costosi e richiedono un maggiore consumo e, di conseguenza, maggiore spesa.

Caldaia istantanea e caldaia con accumulo: quale scegliere?

Abbiamo visto entrambi i tipi di caldaia, due sistemi che presentano vantaggi e svantaggi in base alle dimensioni dell’abitazione e alla quantità di acqua calda richiesta.

Quale scegliere? Ecco una risposta in breve:

Puoi preferire una caldaia istantanea per i minori costi di esercizio e per l’acqua calda pronta nell’immediato.

Puoi optare per la caldaia con accumulo per un maggiore comfort e acqua calda a temperatura costante e per la possibilità di fornitura di acqua calda da più punti di prelievo.

La nostra ditta Calemacasa è specializzata nell’installazione di caldaie a condensazione istantanee e con accumulo, possiamo aiutarti a scegliere il modello più adatto alle tue esigenze.

Non esitare a chiedere una consulenza, i nostri tecnici sono a tua disposizione per rispondere a ogni domanda. Operiamo su Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la Puglia. Contattaci ora.

 

Il sito utilizza cookies, anche di terze parti. Cliccando su ACCETTA, acconsenti all’uso dei cookies. Per negare il consenso, clicca RIFIUTA. — Policy privacyInformativa cookies