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Caldaia a condensazione, caldaia tradizionale e pompa di calore: le differenze

Sostituzione caldaia a Lecce

Caldaia a condensazione o pompa di calore? La caldaia tradizionale è ancora efficiente? Nel momento in cui si deve procedere con la sostituzione dell’impianto di riscaldamento o installarne un nuovo, ci si chiede quale sia la soluzione più vantaggiosa in termini di costi ed efficienza energetica.

Ci sono delle differenze sostanziali tra queste tipologie di caldaie, conoscerle permette di fare una valutazione più consapevole e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Vediamo quali sono.

Caldaia tradizionale

Precisiamo che con la direttiva ERP 2009/12/CE a partire da settembre 2015, le caldaie tradizionali non sono più prodotte.

Tuttavia, se si trovano ancora in commercio, per alcuni casi specifici, è ancora possibile installarle. Inoltre, non è stato introdotto alcun obbligo di sostituzione della vecchia caldaia con quella nuova a condensazione.

Prendiamo come riferimento la caldaia a gas, questa funziona tramite la combustione del gas proveniente dalla rete di distribuzione che, permette di riscaldare l’acqua che entra nel circuito idraulico e in quello di riscaldamento.

L’acqua riscaldata viene utilizzata all’interno delle tubazioni, mentre il gas bruciato produce dei fumi tramite la canna fumaria, che vengono spinti verso l’alto tramite un sistema di tiraggio forzato.

La caldaia tradizionale può essere a camera aperta o a camera stagna: nella prima l’aria viene prelevata direttamente dall’ambiente circostante attraverso il tiraggio naturale; nella seconda, il prelievo dell’aria avviene esternamente tramite tiraggio forzato.

Il rendimento della caldaia tradizionale si ferma intorno all’85%, molto meno delle nuove caldaie a condensazione.

Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione recupera il calore latente del vapore acqueo dei fumi di scarico e lo riutilizza immettendolo nel circuito di riscaldamento, cosa che non avviene nelle caldaie tradizionali.

Viene definita “a condensazione” proprio perché sfrutta il calore dei fumi e del vapore per generare l’energia necessaria a far funzionare il sistema di riscaldamento.

La sua elevata efficienza energetica permette di ridurre i consumi di energia fino al 30% rispetto alla caldaia tradizionale.

Inoltre, riduce notevolmente le immissioni inquinanti all’interno dell’ambiente, grazi all’azione dei bruciatori di preriscaldamento per il riutilizzo dei fumi di combustione. Leggi il nostro approfondimento e scopri cos’è una caldaia a condensazione e quali sono i vantaggi.

Pompa di calore

La pompa di calore sfrutta l’energia termica derivata da fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento e per produrre acqua calda sanitaria.

Grazie a questo sistema è possibile produrre calore senza utilizzare i combustibili fossili, ma sfruttando fonti esterne come acqua, acqua e sottosuolo.

Sono disponibili diverse tipologie di pompe di calore: aria-acqua, aria-aria, acqua-acqua e geotermica.

Questo impianto si integra facilmente con tecnologie rinnovabili come il solare termico e il fotovoltaico. Inoltre, consente un risparmio energetico importante e contribuisce a migliorare la classe energetica dell’immobile. Leggi il nostro approfondimento e scopri cos’è la pompa di calore e i suoi vantaggi.

Caldaia tradizionale o a condensazione differenze

Uno dei vantaggi principali della caldaia a condensazione rispetto alla tradizionale è sicuramente l’efficienza energetica. Grazie al riutilizzo dei fumi di scarico e del calore latente, la caldaia a condensazione assicura un risparmio in bolletta che va dal 35% al 40%.

Nei modelli di caldaia tradizionale, il calore latente è disperso, i fumi vengono scaricati nell’atmosfera e di conseguenza, il rendimento dell’apparecchio è inferiore e i livelli di inquinamento maggiori.

Inoltre, la sostituzione della caldaia con una a condensazione o una nuova installazione, godono di incentivi statali come il Superbonus 110% e  il bonus caldaia del 50%.

Caldaia a condensazione o pompa di calore

La caldaia a condensazione è la scelta più diffusa per il riscaldamento all’interno delle abitazioni e degli edifici.

Negli ultimi anni però si sta diffondendo anche il sistema di pompa di calore, la cui installazione è da valutare in base a condizioni ed esigenze specifiche.

La caldaia a condensazione ha un costo di installazione e fornitura più basso, viene facilmente abbinata a impianti di riscaldamento tradizionali come quelli a termosifone o a pavimento.

L’installazione della pompa di calore, invece, presenta costi d’installazione, collaudo e manutenzione, maggiori rispetto alla caldaia a condensazione. I consumi sono più bassi, non a caso, la pompa di calore è il sistema che ha il migliore rendimento se confrontato con altre caldaie, stufe o generatori a combustione.

Inoltre, è un sistema bivalente, ovvero, in grado di generare sia freddo che caldo, ma a basse temperature perde la sua efficienza.

Con la pompa di calore la produzione di acqua calda sanitaria avviene tramite un serbatoio di accumulo, per cui è necessario accertarsi che ci sia spazio a disposizione per la sua installazione.

Meglio caldaia o pompa di calore: cosa scegliere?

Dopo tutte le considerazioni fatte possiamo trarre alcune conclusioni. La caldaia tradizionale è quella meno conveniente in termini di efficienza energetica, inoltre, dal 2015 è obsoleta e non viene più prodotta e, di conseguenza, installata.

La caldaia a condensazione oggi è la scelta a norma per chi desidera installare un impianto di riscaldamento a caldaia. Permette di ridurre l’inquinamento tramite il riutilizzo dei fumi di scarico, migliora l’efficienza energetica e riduce i costi in bolletta del gas.

La pompa di calore è più performante, assorbe l’energia elettrica dalla rete solo per gestire il compressore e l’elettro ventola, e non la impiega direttamente per il riscaldamento.

Quindi, quale scegliere? Per decidere se installare un sistema a pompa di calore bisogna considerare la temperatura dell’ambiente esterno.

Se questa è molto bassa, il rendimento sarà minore. La pompa di calore ad aria riesce a funzionare anche con temperatura a -20°, ma non è comunque una scelta da preferire se si vive in montagna o in zone in cui l’inverno è molto rigido.

In questi casi è consigliato preferire la caldaia a condensazione, oppure altre tipologie come: caldaia a pellet, caldaia a legna, caldaia a biomassa, caldaie elettriche.

Installazione nuova caldaia a Lecce

Non sai quale caldaia scegliere per la tua abitazione? Vuoi sostituire quella vecchia con una caldaia moderna di ultima generazione? Contattaci, i nostri tecnici sono a tua disposizione per aiutarti a scegliere il tipo di caldaia più adatto alle tue esigenze.

La nostra azienda è specializzata in servizi di termoidraulica, eseguiamo installazione e interventi di manutenzione caldaie a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione Puglia. Chiedi una consulenza gratuita.

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Infissi in legno: caratteristiche, prezzi e manutenzione

Infissi in legno a Lecce

Gli infissi in legno sono una soluzione molto apprezzata da chi predilige un arredo classico o rustico, ma si presta bene anche per scelte moderne e minimali.

Il legno è un materiale naturale che trasmette calore e accoglienza, sceglierlo per i propri serramenti porta diversi vantaggi, tra cui l’aumento del valore economico dell’abitazione.

Tuttavia, ci sono anche alcuni aspetti da tenere in considerazione prima di sceglierli: in particolare, a differenza degli infissi in alluminio o degli infissi in PVC, quelli in legno hanno bisogno di più cura e manutenzione.

Approfondiamo meglio l’argomento e scopriamo perché scegliere le finestre in legno.

Infissi in legno: caratteristiche

Come anticipato, il legno è un materiale naturale in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di arredamento. Trasmette calore e se ben trattato, può durare a lungo.

Inoltre, offre un ottimo livello di isolamento termico e acustico, motivo per il quale è stato uno dei primi materiali usati per costruire i serramenti.

Il legno non si deforma, può essere lavorato grazie alla tecnologia lamellare per non perdere la sua resa estetica.

Gli infissi in legno lamellare sono assembrati tramite una tecnica che prevede l’utilizzo di lamelle sottili dello spessore di circa 22 mm, che permettono di ottenere i profili necessari a costruire gli infissi.

Tipologia di legno

Il tipo di legno scelto incide sul prezzo e anche sulla qualità del prodotto finale. Sono diverse le varietà di legno impiegato per la lavorazione e la costruzione dei serramenti e degli infissi. Vediamo quali sono quelle più utilizzate.

Abete

Il legno ottenuto dall’abete è molto chiaro ma può essere laccato o dipinto. È pieno di nodi ma è anche molto morbido, caratteristiche che lo rendono ideale soprattutto per gli infissi interni.

È molto sensibile all’acqua, che tende a insinuarsi tra i nodi. Per l’esterno si usa l’abete lamellare.

Castagno

Il castagno è durevole e resistente, viene utilizzato sia per infissi interni che esterni, ma può macchiarsi facilmente a contatto con l’acqua per via dell’alta concentrazione di tannino, sostanza naturale presente nell’intero mondo vegetale.

Douglas

Il Douglas è un legno resinoso particolarmente durevole e resistente. È molto omogeneo e per tale motivo, è utilizzato in falegnameria per costruire mobili e serramenti, in particolare porte e finestre. Trova impiego anche come legno da opera per balconi, facciate, impianti idraulici, ponti, etc.

Frassino

Si tratta di un legno duro e compatto utilizzato soprattutto per infissi e serramenti interni. Esteticamente ricorda molto l’aspetto del castagno.

Rovere

Il rovere è un tipo di legno duro e particolarmente resistente, appartiene alla stessa famiglia della quercia. Per realizzare gli infissi da esterno viene impiegata la versione lamellare.

Tra le altre varietà di legno utilizzato per gli infissi ci sono: pino, niangon, larice, okoumè e meranti, hemlock, teak.

 Serramenti in legno: quali sono i vantaggi?

Scegliere i serramenti e gli infissi in legno offre diversi vantaggi, ecco alcuni di quelli principali:

  • Alta qualità estetica: gli infissi in legno si adattano a qualsiasi stile di arredamento, sono belli da vedere e conferiscono calore ed eleganza agli ambienti.
  • Ottime capacità di isolamento termico e acustico: favoriscono il risparmio energetico, evitando che avvengano dispersione di calore.
  • Resistenza e durevolezza nel tempo: gli infissi in legno di ultima generazione sono prodotti con tecniche di ultima generazione che garantiscono lunga durata.

Infissi in legno: quali sono gli svantaggi?

Come anticipato, scegliere i serramenti in legno comporta anche alcuni svantaggi, che bisogna tenere ben presente prima al momento dell’acquisto:

  • Manutenzione frequente: il legno necessita di cure e interventi costanti, cosa che non si verifica con gli infissi prodotti con altri materiali.
  • Costo elevato: i prezzi degli infissi in legno sono più alti rispetto agli infissi in alluminio e gli infissi in PVC.

Manutenzione infissi in legno

La manutenzione dei serramenti in legno è importante se si vuole assicurare la lunga durata delle finestre.

La prima cosa da fare è concentrarsi sulla manutenzione ordinaria, che richiede interventi periodici semplici di pulizia.

Si tratta di pulire gli infissi dall’accumulo di polvere, deiezioni di animali e smog. Per farlo, basta utilizzare spazzole morbide, uno straccio pulito e un detergente per il legno.

Poi bisogna intervenire utilizzando prodotti a spruzzo protettivi contro funghi e insetti xilofagi, da applicare, con un pennello, direttamente sul legno.

A quella ordinaria, bisogna poi aggiungere la manutenzione straordinaria, che prevede interventi per riparare eventuali danni provocati dalle intemperie. In particolare, è bene sapere che il legno risente molto della troppa esposizione solare e della pioggia.

Infissi in legno prezzi

Prima di parlare dei prezzi degli infissi in legno, bisogna precisare che le variabili che incidono maggiormente sul costo finale sono l’essenza e la qualità del legno scelto e il tipo di apertura.

Facciamo qualche esempio, precisando che si tratta di prezzi indicativi, che variano in base alle richieste del cliente e all’andamento dei mercati e del prezzo delle materie prime.

Per una finestra a 2 ante standard della misura di 130×150 centimetri, il prezzo di un infisso in legno lamellare va da 400 a 600 euro.

Infissi di dimensioni più grandi e serramenti realizzati su misura, hanno un costo più elevato.

Una porta finestra a 2 ante 130×230 centimetri ha un costo indicativo tra i 500 e i 700 euro.

Installazione infissi in legno Lecce

Noi di Calemacasa ci occupiamo dell’installazione di infissi in legno e della loro manutenzione.

Effettuiamo sopralluoghi per procedere alla misurazione necessaria per realizzare infissi su misura. Ci occupiamo di installare infissi in legno a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione Puglia.

Abbiamo un team composto da tecnici specializzati che eseguono il lavoro d’installazione in poco tempo. Eseguiamo anche la sostituzione infissi in legno senza opere murarie, dove possibile.

Contattaci se vuoi ricevere informazioni sui prezzi e ottenere un preventivo gratuito e senza impegno.

Possiamo realizzare per te finestre e porte finestre utilizzando le migliori varietà di legno. Inoltre, se vuoi ottenere detrazioni fiscali per la sostituzione degli infissi, ti invitiamo a leggere l’approfondimento sul Superbonus 110% e visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Sei indeciso sul tipo di infissi da installare nella tua abitazione? Chiedici una consulenza.

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Serrature porte blindate: sostituzione e prezzi

Serratura porta blindata

La serratura per porta blindata è l’elemento più importante di questo serramento, poiché garantisce sicurezza, semplicità d’uso e funzionalità.

Prima di procedere è spiegare come funziona la serratura per porte blindate e quali sono i prezzi per la sua sostituzione, dobbiamo soffermarci sulla differenza tra serratura e cilindro.

Le serrature di sicurezza per porte blindate sono composte da due elementi: la prima è la serratura, per l’appunto, un dispositivo che permette di aprire e chiudere la porta. Si tratta di una scatola che gestisce il movimento di perni che si inseriscono all’interno del telaio della porta.

Il cilindro, invece, è il cuore della serratura, è posto al centro e ne comanda il meccanismo. Questo componente è importante perché se un malintenzionato riesce a rimuoverlo, la porta non sarà più protetta e potrà aprirla.

Ci sono poi le chiavi, il terzo elemento della serratura, che lavorano con il cilindro per garantire gli standard elevati di sicurezza.

Sostituzione serrature porte blindate

Quando si deve cambiare la serratura della porta blindata, la maggior parte delle volte, in realtà, vuol dire cambiare il cilindro.

La sostituzione del cilindro è un’operazione più veloce, nella maggior parte dei casi è sufficiente smontare pochi pezzi, estrarre il cilindro e posizionare il nuovo.

Se invece si deve sostituire l’intera serratura, allora bisogna effettuare diverse operazioni, ovvero:

  • Sganciare la porta dalle cerniere e posizionarla in orizzontale
  • Smontare i pannelli di legno
  • Smontare la serratura
  • Inserire la nuova serratura
  • Adattare il nuovo cilindro e defender

È una procedura più complessa da fare, che necessita l’intervento di un tecnico specializzato.

Serratura porta blindata: tipologie

Sono diverse le tipologie di serratura per porta blindata di ultima generazione, ognuna con caratteristiche diverse, vediamo le principali.

  • A cilindro europeo: questo è lo standard della serratura porta blindata. Il prezzo dipende dalla marca e dalla qualità costruttiva. Conosciuta come l’evoluzione della serratura a doppia mappa, può avere un profilo alto o basso in base allo spessore della porta. È impenetrabile e assicura un elevato standard di protezione.
  • Serratura anti bumping: è dotata di una piastra metallica sul davanti che copre il corpo, in particolare dei cilindri, rendendo impossibile qualsiasi tentativo di effrazione tramite l’uso di trapani o chiave bulgara. La sostituzione con questa tipologia va valutata di caso in caso. Contattaci e chiedici una consulenza.
  • Serratura digitale: è la soluzione di ultima generazione che utilizza un codice invece della chiave per permettere l’accesso e l’uscita dalla porta. Ci sono modelli che utilizzano il riconoscimento biometrico tramite sensori e telecamere, il cui costo è particolarmente elevato, ma estremamente efficace in termini di sicurezza.

Porte blindate prezzi sostituzione

I prezzi per la sostituzione della porta blindata dipendono dall’intervento da fare, quelli che stiamo per darti sono indicativi per aiutarti ad avere un’idea.

Devi sapere che a influire sul costo della sostituzione del cilindro e/o della serratura ci sono diversi fattori tra cui: marca, modello, fattura e tempi di installazione.

Se vuoi sostituire solo il cilindro l’intervento potrebbe avere un costo che va da 70€ a 250€, mentre per il cambio completo della serratura, la cifra può oscillare tra i 250€ fino a 1200€, in base alla tipologia di porta e alla durata dell’intervento.

Nel caso delle serrature digitali il prezzo è più alto perché i componenti hanno un costo maggiore, come i sensori, le telecamere, il tastierino, etc.

Il cambio della classica serratura meccanica, invece, include anche il lavoro di manodopera per lo smontaggio del pannello e la valutazione del problema.

Detrazione porte blindate

Se hai bisogno di sostituire le porte blindate o di un intervento su quella attuale, puoi usufruire di vari bonus e detrazione fiscali, pensati per l’abbattimento dei costi.

Cambiare la serratura della porta blindata ti permette di accedere al Bonus Sicurezza 2022, che ti da la possibilità di detrarre il 50% del costo per la sostituzione.

Questo è possibile perché cambiare la serratura fa parte dei lavori di messa in sicurezza della casa. Puoi saperne di più leggendo l’approfondimento sulla Detrazione fiscale porte blindante 2022 e sul Bonus Sicurezza 2022 sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come cambiare serrature porte blindate

Il cambio della serratura per la porta blindata non è un’operazione che puoi fare da solo, poiché si tratta di un serramento particolarmente complesso che richiede la giusta conoscenza ed esperienza per essere maneggiato e sistemato.

Avrai bisogno di un tecnico specializzato per cambiare la serratura porta blindata, i nostri operatori sono a tua disposizione per qualsiasi tipo di intervento su porte blindate e serrature. Contattaci.

La procedura richiede la rimozione del pannello di copertura interno, staccando il corpo in metallo della serratura dai chiavistelli per inserirne uno nuovo compatibile.

Porta blindata serratura bloccata: cosa fare?

Può anche capitare che la porta si blocchi e che non occorra sostituire la serratura. Puoi risolvere il problema utilizzando del lubrificante. Spruzzalo nella fessura del cilindro azionando la chiave per farlo penetrare nei cilindri.

Qualche spruzzo di lubrificante può essere fatto anche dal foro alto del chiavistello, ma cercando di contenerti con la quantità.

Se noti che la porta è bloccata, procedi sempre prima con la lubrificazione della serratura, questa operazione ti aiuterà a capire se è rotta o solo inceppata.

In ogni caso ti consigliamo di chiedere un parere a un tecnico per capire se il blocco della serratura è un episodio isolato, oppure, provocato da qualche problema meccanico.

Serratura porta blindate: servizio di sostituzione a Lecce

La nostra azienda si occupa dell’installazione e la manutenzione di porte blindate, dell’installazione del kit termico porta blindata e del cambio delle serrature.

Lavoriamo su Lecce, Brindisi e Taranto e su tutto il territorio della regione Puglia, puoi contattarci e richiedere un intervento.

I nostri operatori specializzati raggiungeranno l’indirizzo da te indicato per effettuare il sopralluogo, valutare e risolvere il problema. Richiedi una consulenza.

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Fotovoltaico con accumulo: cos’è e quali sono i vantaggi

Fotovoltaico con accumulo

Il fotovoltaico con accumulo, a differenza del normale fotovoltaico, consente di immagazzinare l’energia prodotta tramite i pannelli solari, per renderla utilizzabile anche durante la sera e la notte senza la necessità di utilizzare l’elettricità.

Tra i vantaggi degli impianti fotovoltaici con accumulo energia c’è l’aumento dell’efficienza energetica, la capacità di produrre più energia e, di conseguenza, ottenere un risparmio in bolletta.

Grazie ai sistemi di accumulo è possibile sfruttare tutto il potenziale del fotovoltaico anche durante la stagione invernale, aumentando l’autonomia energetica dell’abitazione.

Non è un caso che l’installazione del fotovoltaico sul tetto delle aziende e delle case sia in forte crescita, ancora di più grazie ai tanti incentivi statali a disposizione.

Ma come funzionano i sistemi di accumulo per fotovoltaico? Quanto costano? E quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione?

Fotovoltaico con accumulo: come funziona

Gli impianti fotovoltaici con accumulo energia, quindi, consentono di immagazzinare nelle batterie, l’energia autoprodotta non utilizzata al momento.

Lo stoccaggio dell’energia nelle batterie di accumulo diventa fondamentale per poter sfruttare quella in eccesso in un momento successivo.

Grazie al sistema di accumulo si può avere energia elettrica anche quando non c’è sole, nelle ore notturne o in giornate nuvolose.

Fotovoltaico: cosa sono i sistemi di accumulo?

I sistemi di accumulo sono delle batterie collegate ai pannelli fotovoltaici, il cui compito è quello di immagazzinare l’elettricità che viene prodotta in eccesso in quel momento e renderla adoperabile per un secondo momento.

Questo meccanismo è chiamato autoconsumo differito ed è utile a ottimizzare i consumi energetici. Senza il kit fotovoltaico con accumulo, l’energia prodotta finirebbe all’interno della rete elettrica nazionale, poiché non consumata dal proprietario.

Quindi, dotarsi di questi sistemi è fondamentale per produrre energia autonomamente e limitare la dipendenza dalla rete elettrica.

In base alla posizione della batteria, possiamo distinguere due metodi di accumulo principali: uno con batteria compatta, quindi, integrata all’inverter dei pannelli; e uno con batteria separata, ovvero, esterna rispetto all’inverter ma comunque allacciata ai pannelli solari. Questo secondo sistema viene chiamato anche componibile ed è molto più versatile.

Kit fotovoltaico con accumulo: le batterie

Sono disponibili diverse batterie di accumulo, con caratteristiche, potenza e marche diverse. La potenza viene misurata in Volt e deve essere scelta con attenzione in base alle esigenze, avvicinandosi ai nostri consumi. Le potenze più utilizzate sono: 12,24 e 48 Volt.

Le batterie più comuni sono quelle a litio, decisamente migliori di quelle al piombo-acido, ormai quasi del tutto in disuso. Ci sono poi in commercio le batterie al gel e le batterie AGM, costitute da un feltro in microfibra di vetro.

Le batterie al nichel rappresentano un ottimo compromesso tra prezzo ed efficienza, perché consentono di utilizzare tutta l’energia accumulata, fino allo scarico completo.

Vantaggi del fotovoltaico con accumulo

Il fotovoltaico ha già il vantaggio di aumentare l’efficienza energetica e ridurre i costi in bolletta, aggiungendo un sistema di accumulo, si ha un risparmio maggiore sui consumi.

Infatti, grazie alle batterie è possibile ridurre quasi del tutto l’approvvigionamento dell’energia elettrica nazionale.

Tutta l’energia immagazzinata nelle batterie per lo stoccaggio basta a soddisfare i bisogni energetici di un’abitazione. Inoltre, sono disponibili anche accumulatori termici che vengono utilizzati per riscaldare acqua calda sanitaria, limitando anche l’utilizzo della caldaia, con un ulteriore risparmio anche sul gas.

Fotovoltaico con accumulo prezzi

Qual è il costo impianto fotovoltaico 6kw con accumulo? Se è vero che parliamo di un sistema in grado di offrire un ottimo risparmio energetico, permettendo di risparmiare in bolletta, dall’altro, i costi iniziali per l’installazione sono un po’ più alti del fotovoltaico tradizionale.

In media, il costo di un impianto fotovoltaico con accumulo è di circa 6.000/9.000 euro, ma è solo una cifra indicativa che dipende da una serie di fattori e di considerazioni da fare. Contattaci se vuoi conoscere i prezzi e approfondire.

Tuttavia, anche se i costi iniziali d’installazione sono alti, grazie alle potenzialità che offre, è possibile ammortizzare le spese in poco tempo.

Inoltre, sono disponibili diversi incentivi statali e detrazioni fiscali che permettono di abbattere la spesa iniziale fino al 50%.

 Incentivi impianto fotovoltaico con accumulo

Soffermiamoci proprio sugli incentivi e sulle possibilità che possiamo sfruttare per abbattere i costi o, addirittura, guadagnare dall’autoproduzione di energia.

Ad esempio, se le batterie di accumulo sono cariche, l’energia prodotta può essere immessa nella rete pubblica, vendendola al GSE (Gestore dei servizi energetici), tramite il sistema di scambio sul posto.

Chi decide di installare un impianto con accumulatore può ottenere la detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF da spalmare in 10 anni.

L’agevolazione è ottenibile per chi vuole integrare un kit di accumulo a un impianto domestico con potenza massima di 20 Kw.

Il beneficio è richiedibile anche da chi ha utilizzato la detrazione fiscale del 50% per un nuovo impianto fotovoltaico e vuole ottenerla per aggiungere il sistema di accumulo.

Batterie di accumulo e Superbonus 110%

È possibile utilizzare il Superbonus 110% per un sistema di accumulo fotovoltaico solo se l’acquisto è legato a:

  • Intervento trainante
  • Installazione impianto fotovoltaico come intervento trainato (parte del progetto per accedere al Superbonus)

La detrazione del 110% vale anche per l’accumulatore. La spesa massima è di 48.000 euro, con limite di 1.000 euro per kWh.  In caso di installazione fotovoltaico su interventi che non richiedono ristrutturazioni importanti, il massimale è lo stesso ma con il limite di 2.400 euro per kWh. Puoi avere maggiori informazioni leggendo il nostro approfondimento sul Superbonus 110% e consultando qui, il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Installazione Fotovoltaico con accumulo Lecce

Se vuoi installare un impianto fotovoltaico con accumulo per la tua abitazione, l’ufficio e la tua azienda, contattaci.

Siamo esperti in installazione fotovoltaico con accumulo a Lecce, Brindisi, Taranto e la regione Puglia, i nostri operatori sono a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni sui sistemi di accumulo e farti conoscere i prezzi.

Puoi ottenere un preventivo gratuito e senza impegno e valutare quali sono i costi totali d’installazione.

Inoltre, possiamo assisterti in tutto l’iter burocratico necessario per fare richiesta degli incentivi e le detrazioni disponibili. Chiedici una consulenza.

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