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Impianti di riscaldamento: confronto e prezzi

Quale impianto di riscaldamento scegliere

Gli impianti di riscaldamento disponibili sono molteplici, per alcuni di questi lo Stato offre delle agevolazioni fiscali, nello specifico, come nel caso di quelli che sfruttano le energie rinnovabili per funzionare.

La scelta della tipologia di riscaldamento è legata a diverse esigenze, tra cui la predisposizione degli ambienti, il costo e il livello di comfort desiderato in casa o in ufficio.

Andando più nel dettaglio, per scegliere il miglior impianto di riscaldamento bisogna considerare questi fattori:

  • Tipo di abitazione
  • Area geografica e clima
  • Potenza richiesta in base ai mq e all’isolamento termico presente
  • Fonte energetiche disponibili
  • Finalità di utilizzo (riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria)

Puoi approfondire ulteriormente l’argomento leggendo il nostro articolo su come scegliere il riscaldamento per l’abitazione.

Impianti di riscaldamento a confronto

Quali sono i tipi di riscaldamento disponibili? Abbiamo deciso di mettere a confronto quelli più diffusi per aiutarti a capire qual è quello adatto alle tue esigenze.

Ci sono sistemi tradizionali e altri più innovativi, dalla caldaia a condensazione a gas o elettrica, agli impianti di riscaldamento a pavimento, a soffitto, nel battiscopa e solare termico.

Impianto di riscaldamento a pavimento

Questo sistema è basato sul sistema radiante tramite pannelli, un circuito irradia il calore nell’abitazione.

Il calore viene rilasciato uniformemente, inoltre, l’apparecchiatura dell’impianto è invisibile, il che rende l’ambiente più vivibile e libero da ingombri.

Ti consigliamo di rivolgerti a una ditta specializzata in impianti di riscaldamento per verificare qual è il rivestimento adatto al pavimento che ospiterà l’impianto.

Impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione

La caldaia può essere a gas, metano, gasolio e GPL ed essere abbinata ai termosifoni per riscaldare gli ambienti. È il tipo di impianto più utilizzato.

Ci sono però anche impianti elettrici con caldaia o a biomassa, quest’ultima utilizza materiali come pellet o legna.

Grazie alla valvole termostatiche e ai contabilizzatori di calore, è possibile risparmiare in bolletta, limitando gli sprechi e favorendo l’efficienza energetica.

Impianto di riscaldamento a pompa di calore

Questo tipo di riscaldamento è quello che offre maggiore efficienza energetica. La pompa di calore sfrutta fonti rinnovabili come il fotovoltaico.

È una scelta vantaggiosa ma che necessita di un investimento iniziale elevato. Un impianto che può essere usato sia per il riscaldamento che per il raffreddamento. Se si ha bisogno di acqua calda sanitaria, una buona scelta è installare una pompa di calore aria-acqua.

Impianto di riscaldamento a soffitto

Anche l’impianto a soffitto, come quello a pavimento, è basato su un sistema radiante. L’impianto viene posizionato sul soffitto e ricoperto da un controsoffitto in cartongesso che favorisce la conduzione di calore e nasconde alla vista tutti gli elementi. Il calore viene diffuso omogeneamente.

Impianto di riscaldamento a battiscopa

Nell’impianto a battiscopa le tubature vengono posizionate nella parte del muro a contatto col pavimento.

I battiscopa utilizzati hanno delle feritoie che favoriscono il passaggio dell’aria. Non sono richiesti lavori di muratura, ma vengono realizzati solo dei fori nella parete per far passare i tubi.

Riscaldamento solare termico

Il riscaldamento solare termico è una tipologia di sistema innovativo che sfrutta i pannelli solari per riscaldare gli ambienti e produrre acqua calda.

Sono disponibili due tipi di impianto: a circolazione naturale e forzata, il primo è più economico, il secondo ha costi elevati ed è indicato per chi deve riscaldare tanti mq.

Dimensione dell’impianto di riscaldamento

Dopo aver visto le tipologie principali, un altro confronto riguarda le dimensioni dell’impianto, possiamo distinguere:

  • Impianti di riscaldamento autonomi: adatti a riscaldare poche stanze in un solo appartamento. Hanno dimensioni molto contenute.
  • Impianti di riscaldamento centralizzati: hanno dimensioni maggiori e possono riscaldare tutte le abitazioni di un condominio o più edifici.
  • Impianti di teleriscaldamento: servono a riscaldare unità abitative di piccoli paesi o rioni.

Prezzi per impianti di riscaldamento: quale conviene?

Confrontare i tipi di impianto di riscaldamento sopracitati è difficile, tuttavia, possiamo soffermarci su due aspetti importanti: il costo e l’eco sostenibilità del combustile usato.

Per poter valutare correttamente il prezzo e la convenienza di un impianto di riscaldamento bisogna considerare:

  • Costo di realizzazione dell’impianto
  • Costo del combustibile per un kilowattora di calore
  • Spese di manutenzione

Prendendo questi tre aspetti e mettendoli insieme su un lungo periodo possiamo dire che:

  • Gli impianti con cippato e legno a tocchi sono quelli con costi iniziali minori ma hanno bisogno di un locale di stoccaggio.
  • Gli impianti a pellet e metano hanno costi più contenuti rispetto ad altri tipi di impianto
  • Gli impianti a gasolio e GPS sono i più costosi, anche per ciò che riguarda la manutenzione

Ci sono poi gli impianti di riscaldamento solari termici e quelli elettrici. Gli impianti solari passivi sono i più economici ma hanno bisogno di strutture ad hoc, mentre quelli attivi non richiedono realizzazione architettoniche ma necessitano di un impianto supplementare di integrazione.

Gli impianti a energia elettrica apparentemente possono risultare costosi, se si pensa al costo dell’energia, ma scegliendo di usare generatori a pompa di calore, è possibile risparmiare.

Per ciò che riguarda l’eco sostenibilità, gli impianti di riscaldamento a biomassa e il solare termico sono senza dubbio la scelta migliore.

Ditta specializzata in impianti di riscaldamento

Hai bisogno di installare un nuovo impianto di riscaldamento nella tua abitazione in fase di ristrutturazione, oppure il tuo vecchio impianto non funziona più e vuoi sostituirlo?

Noi di Calemacasa siamo una ditta specializzata in impianti di riscaldamento a Lecce e possiamo aiutarti nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze e al budget che hai a disposizione.

L’azienda è composta da un team di figure professionali tra cui esperti di termoidraulica e progettazione e personale amministrativo per gestione pratiche.

Questo vuol dire che potremmo sbrigare l’iter burocratico necessario per richiedere i bonus fiscali oggi disponibili per chi installa nuovi impianti di riscaldamento. Non dovrai pensare a niente, ci occuperemo di tutto.

Contattaci per una consulenza, i nostri tecnici possono effettuare un sopralluogo senza impegno e indicarti la tipologia di impianto adatto alla tua casa o all’ufficio. Il nostro servizio copre anche Brindisi, Taranto e tutta la regione Puglia.

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Infissi in alluminio: caratteristiche, prezzi e vantaggi

Infissi in alluminio

L’alluminio è un materiale ad alta conducibilità, il che vuol dire che non è particolarmente adatto alla costruzione di serramenti, poiché non offre un adeguato livello di isolamento.

Questo vuol dire che il freddo invernale o il caldo estivo si possono diffondere rapidamente lungo il profilo della porta o della finestra, impattando negativamente sull’efficienza del sistema di riscaldamento o di quello di rinfrescamento.

Per superare questo problema e ottenere dei serramenti in alluminio performanti e con alte capacità isolanti, si inserisce una canalina di materiale plastico nel profilo dell’infisso, il cui scopo è quello di interrompere la conduzione termica.

Parliamo quindi infissi in alluminio con taglio termico, che serve a limitare la dispersione di calore o di fresco nell’abitazione.

Infissi in alluminio a taglio termico: perché sceglierli?

Stai pensando di installare degli infissi in alluminio per la tua abitazione ma non sei ancora sicuro della scelta? Ecco alcuni motivi per il quali dovresti prendere in considerazione i serramenti in alluminio a taglio termico.

Maggiore durata nel tempo

Gli infissi in alluminio assicurano una lunga durata nel tempo, grazie alla resistenza meccanica e a quella del materiale all’ossidazione.

L’alluminio è un materiale molto leggero e resistente, un infisso può durare anche oltre 50 anni, esattamente il doppio di un serramento in PVC.

Manutenzione assente

La manutenzione è del tutto assente grazie alla caratteristica anti-corrosione dell’alluminio, dalla resistenza meccanica e dalla minima dilatazione del materiale.

Questo è uno dei motivi per i quali gli infissi in alluminio sono sempre più richiesti, soprattutto, per le installazioni in punti più alti, dove la manutenzione diventerebbe più difficoltosa.

Profili minimali

Le finestre in alluminio hanno profili sottili, design snello e minimale, con la possibilità di avere l’effetto tutto-vetro, senza alcun problema meccanico.

Gli infissi in alluminio permettono di realizzare finestre e finestroni resistenti e luminosi, con ampie vetrate che danno luce agli ambienti.

La resistenza è ciò che rende possibile l’installazione di portefinestre di dimensioni maggiori senza incorrere in problemi di stabilità.

Infinite colorazioni degli infissi

Gli infissi in alluminio possono essere realizzati con combinazioni infinte di colori, grazie a una verniciatura anti-ossidazione. Sono ideali per chi vuole personalizzare gli ambienti, anche utilizzando colori diversi per la parte interna ed esterna dell’infisso.

Risparmio energetico

Gli infissi in alluminio hanno un alto livello di isolamento termico grazie alla tecnologia ottenuta tramite il taglio termico di ultima generazione che, divide, grazie a del materiale isolante, l’ambiente interno con quello esterno, eliminando totalmente la conduzione.

I serramenti a taglio termico offrono un risparmio energetico simile a quello ottenuto dagli infissi in pvc e dagli infissi in legno.

Vantaggi infissi alluminio taglio termico

Abbiamo parlato del perché scegliere finestre in alluminio, ma focalizziamoci meglio su quelli che sono i vantaggi, approfondendo alcuni aspetti.

Come anticipato, l’alluminio è un materiale molto apprezzato per la sua leggerezza, robustezza ed eleganza, può essere impiegato in qualunque situazione, non subisce danni da parte degli agenti atmosferici e non necessita di cure particolari o di manutenzione costante.

Se a taglio termico, permettono di aumentare la capacità di isolamento termico e acustico, proteggendo la casa dal caldo estivo e dal freddo invernale.

I serramenti in alluminio, quindi, si dimostrano una scelta vincente per diversi aspetti, ovvero:

  • Sicurezza
  • Isolamento termico e acustico
  • Resistenza e durevolezza
  • Leggerezza
  • Design
  • Risparmio energetico

Svantaggi degli infissi in alluminio a taglio termico

Ci sono anche degli aspetti da considerare che possono rappresentare degli svantaggi, in particolare, un infisso in alluminio a taglio termico ha:

  • Costi elevati
  • Isolante non naturale
  • Formazione di condensa

I serramenti in alluminio, in particolare quelli con taglio termico, hanno un costo di produzione più alto, per cui più grandi saranno le dimensioni delle portefinestre e maggiore sarà anche il prezzo finale.

Inoltre, non stiamo parlando di un materiale isolante naturale, per cui anche se a taglio termico, non raggiunge le esatte performance degli infissi in PVC o in legno, se non utilizzando vetri molto spessi o triplo vetro.

Infine, gli infissi in alluminio non evitano la formazione di condensa che si trova sulle finestre durante le mattine invernali.

Infissi in alluminio prezzi

I prezzi degli infissi in alluminio sono variabili e dipendono dalla qualità del prodotto e dal lavoro di posa. È quindi difficile dare una risposta precisa a questa domanda.

Possiamo dire che, di norma, i costi di un serramento in alluminio sono maggiori di quelli di un infisso in PVC o in legno, soprattutto, se si sceglie il taglio termico.

Inoltre, se si necessita di realizzare infissi su misura, in particolare di grandi dimensioni, il prezzo al mq aumenta.

Il costo iniziale è mediamente più alto del PVC di circa il 30-40%, tuttavia, è da considerare che la durata media degli infissi in alluminio è circa il doppio rispetto al PVC. Per cui, in realtà, installare serramenti in alluminio comporta un maggior risparmio nel tempo.

Detrazione fiscale infissi in alluminio

Gli infissi in alluminio a taglio termico godono di vari vantaggi provenienti dalle detrazioni messe a disposizione dalla legge italiana.

  • Riqualificazione energetica: incentivo del 50% – in 10 anni sconto in fattura o cessione del credito
  • Ristrutturazione edilizia o sicurezza: incentivo del 50%- in 10 anni sconto in fattura o cessione del credito
  • Superbonus 110% – elemento trainato – in 5 anni sconto in fattura/cessione del credito

Per approfondire meglio l’argomento, ti invitiamo a leggere questo articolo sugli incentivi e le detrazioni per il risparmio energetico con gli infissi.

In qualunque caso sono presenti requisiti minimi, tra cui l’isolamento termico che dovrà essere scelto in base alla zona climatica in cui si risiede.

Inoltre, l’installazione degli infissi deve, di fatto, portare a un risparmio energetico, quindi delimitare una zona riscaldata da una esterna. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Effettuiamo installazioni di infissi in alluminio a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione Puglia.

Se vuoi installare gli infissi in alluminio in casa, in un negozio o in ufficio, avere ulteriori informazioni e chiedere un preventivo gratuito, contattaci.

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Pannelli fotovoltaici: cosa sono e come funzionano

Pannelli fotovoltaici

Negli ultimi anni, l’attenzione alle fonti energetiche rinnovabili è in continua crescita, a confermarlo sono i numerosi incentivi statali a disposizione di aziende e privati per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

L’installazione del fotovoltaico è sempre più diffusa, dalle abitazioni private, ai luoghi di lavoro, fino all’installazione dei pannelli solari sui capannoni aziendali.

Gli impianti a pannelli fotovoltaici sono convenienti e sono la soluzione migliore per abbattere i costi energetici in bolletta.

Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sono i pannelli fotovoltaici, come funziona l’impianto, i vantaggi e le principali tipologie.

Pannelli fotovoltaici: cosa sono?

I pannelli fotovoltaici sono moduli che sfruttano l’energia solare prodotta in natura per generare elettricità. Il sole è una fonte di energia pulita, sfruttandone il calore è possibile riscaldare l’acqua sanitaria e le abitazioni, fino a coprire circa l’80% del fabbisogno.

Solitamente, la forma dei pannelli è rettangolare ed è composta da vari moduli assemblati in cui sono collocate le celle fotovoltaiche, necessarie per trasformare il calore solare in  energia.

Sono installati sui tetti degli edifici, in modo da poter essere raggiungi con facilità dai raggi solare durante le ore diurne.

È comunque possibile installare pannelli a parete, oppure, realizzare delle pedane vicino all’edificio su sui posizionarli. Questi interventi devono essere eseguiti nel rispetto delle normative vigenti in materia e in base allo spazio disponibile.

Utilizzare un impianto fotovoltaico permette di ridurre le spese e, contemporaneamente, rispettare l’ambiente grazie all’utilizzo di energia green generata da fonte energetica rinnovabile.

Come funzionano i pannelli fotovoltaici

Come anticipato, i pannelli sono composti da celle fotovoltaiche, che permettono di convertire l’energia dei fotoni in elettricità.

Questo processo viene chiamato effetto fotovoltaico, partendo dalla luce solare si produce una sollecitazione degli elettroni di silicio che si trovano in ogni cella.

Dopo la stimolazione, gli elettroni raggiungono il circuito e generano energia elettrica  in corrente continua. È poi l’inverter a trasformare l’energia in corrente alternata per poterla utilizzare all’interno delle reti di distribuzione e negli edifici.

Fotovoltaico: tipologie di pannelli

Sono disponibili diverse tipologie di pannelli fotovoltaici, tutti in silicio, di seguito quelli principali.

  • Cristallino: sono utilizzati moduli in silicio monocristallini – Efficienza 15-20% – 1Kw prodotto con 6mq.
  • Policristallino: Efficienza 13% – 1Kw prodotto con 8 mq
  • A film sottili: con silicio amorfo – Efficienza del 6% – 1kw prodotto con 20 mq
  • A concentrazione: struttura in celle a concentrazione, massima efficienza del 35-40% – 1Kw prodotto con 3mq.

Impianti con sistema fotovoltaico

I pannelli fotovoltaici possono essere integrati a degli impianti per gestire l’energia prodotta, vediamo quali sono le soluzioni possibili.

Pannelli collegati alla rete

Il fotovoltaico viene collegato alla rete elettrica esterna locale, grazie un punto di connessione per emettere l’energia elettrica tramite lo scambio sul posto gestito dal Gestore di Servizi Energetici.

Con questo sistema tutta l’energia prodotta col proprio impianto viene ceduta alla rete nazionale, con la possibilità di trattenere quella necessaria al proprio fabbisogno energetico e risparmiare sulla bolletta.

Fotovoltaico con accumulo

Un impianto fotovoltaico con accumulo include batterie per immagazzinare l’energia che non viene consumata e utilizzarla successivamente, ad esempio, durante la notte o nelle giornate nuvolose.

Questa soluzione ha un costo maggiore rispetto al sistema tradizione, dovuto al prezzo del sistema di accumulo.

Pannelli fotovoltaici con accumulo e pompa di calore

In questo caso, si tratta di sfruttare l’impianto fotovoltaico con accumulo per il riscaldamento e il raffreddamento dell’edificio e per fornire acqua calda sanitaria. I costi sono più alti perché è necessario dotarsi di pannelli solari, dispositivo di accumulo e di pompa di calore.

Impianto fotovoltaico: vantaggi

Scegliere l’impianto fotovoltaico vuol dire beneficiare di diversi vantaggi, partendo dalla riduzione dell’inquinamento, fino al risparmio energetico.

Oltre al calo dei costi in bolletta, si può risparmiare grazie alle detrazioni fiscali del 50% e ad altre agevolazioni sul prezzo di acquisto. Inoltre, decidendo di installare i pannelli fotovoltaici, anche l’immobile acquista valore. Le spese iniziali vengono ammortizzate in pochi anni grazie alla produzione di energia e, successivamente, si inizierà a guadagnare in termini di produzione energetica e calo dei costi in bolletta.

Ci sono impianti che permettono anche di vendere l’energia prodotta in eccesso, in questo modo si può recuperare ancora più velocemente l’investimento.

Durata dei pannelli fotovoltaici

La durata dell’impianto dipende da diversi fattori tra cui il luogo d’installazione e il suo mantenimento. È importante eseguire una pulizia periodica e fare interventi di manutenzione ordinaria.

In linea generale, i produttori assicurano una durata minima garantita di 20 anni, una stima basata su pannelli solari di vecchia generazione. Con i nuovi, la durata è stimata oltre i 30 anni.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei pannelli, invece, la procedura è molto semplice, basta rivolgersi a una delle tante associazioni che ritirano e riciclano i pannelli gratuitamente.

I pannelli fotovoltaici non hanno sostanze tossiche e sono realizzati con materiali che rispettano totalmente l’ambiente.

Possiamo riassumere in breve i vantaggi principali del fotovoltaico come segue:

  • Abbattimento costi in bolletta per l’energia (fino all’80%)
  • Risparmio energetico
  • Garanzia di redditività e produttività impianto fino a 30 anni
  • Ammortamento dei costi iniziali
  • Aumento del valore dell’immobile
  • Detrazione fiscali

 Costo impianto fotovoltaico

Il costo dell’impianto fotovoltaico dipende da vari fattori, nello specifico dal modulo da installare, dal numero dei pannelli e dalle loro dimensioni.

A influire ulteriormente sul prezzo finale dell’impianto ci sono il tipo di materiale di cui è composta la cella fotovoltaica, la sua qualità, il posizionamento dei pannelli e l’irraggiamento solare.

Inoltre, sono da considerare anche le spese per richiedere eventuali autorizzazioni (quando necessarie) e quelle della posa.

Possiamo portare un esempio su un impianto fotovoltaico da 3KW, per aiutarti ad avere un’idea sui costi.

Anche in questo caso però non c’è un unico prezzo, ma dipende dalla combinazione dei prodotti scelti: mediamente il prezzo impianto fotovoltaico da 3 kw è compreso in un range tra i 6.000 e i 9000 euro, che includono i costi di progettazione, installazione, adempimenti burocratici.

Inoltre puoi usufruire della detrazione del 50% Irpef sull’installazione del fotovoltaico, per maggiori informazioni clicca qui.

Se sei interessato a installare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione, l’ufficio o sui capannoni aziendali a Lecce, Brindisi, Taranto e in tutta la regione, contattaci per una consulenza e preventivo senza impegno.

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Quando cambiare il filtro anticalcare alla caldaia

Uno dei problemi più diffusi della caldaia è quello della formazione di calcare, basti pensare che in Italia, circa il 60% delle aree è costituto da acque dure.

Il filtro nella caldaia serve a rimuovere i carbonati di calcio nell’acqua dura, per questo motivo è importante verificarne lo stato e valutare se è arrivato il momento di cambiarlo.

L’accumulo dei carbonati, non solo influenza il funzionamento del filtro, ma anche quello della stessa caldaia o dell’impianto.

Perché bisogna cambiare il filtro anticalcare della caldaia?

Qualsiasi sistema di caldaia a gas include l’installazione di filtri per rimuovere residui di calcare e cattivo sapore dell’acqua. Il filtro non migliora solo la qualità dell’acqua ma, assicura che tutto l’impianto funzioni correttamente.

Cambiare con regolarità il filtro riduce il rischio di guasti e anche il tempo di manutenzione della caldaia, necessario in futuro.

Non sostituire regolarmente il filtro anticalcare, può provocare l’accumulo di quest’ultimo e la comparsa di malfunzionamenti che richiedono l’intervento di un tecnico o, nei casi peggiori, della rottura dell’impianto.

Filtro anticalcare: quanto dura?

La durata del filtro anticalcare per la caldaia è di circa 12 mesi, periodo massimo entro il quale si dovrebbe procedere alla sostituzione.

Se si vive in una zona in cui l’acqua è particolarmente dura e il filtro funziona a velocità maggiore, si dovrà valutare la sostituzione in tempi più brevi (6-8 mesi).

Alcuni modelli delle più moderne caldaie a condensazione sono dotati di un sistema che avvisa quando è arrivato il momento di procedere al cambio del filtro.

Solitamente, l’avviso avviene tramite un piccolo display, che riporta diversi dati utili anche a comprendere lo stato di funzionamento della caldaia.

Come cambiare filtro anticalcare caldaia

La procedura corretta per il cambio del filtro della tua caldaia dipende dal modello in tuo possesso. Per scoprire quale filtro viene utilizzato dalla tua caldaia, leggi il manuale di istruzioni della stessa.

Molti modelli utilizzano cartucce a sgancio rapido, che si possono sostituire con un po’ di esperienza. Tuttavia, il cambio filtro è un’operazione importante che consigliamo di far eseguire a un tecnico specializzato.

Come capire se c’è calcare nell’acqua?

Sapere quando cambiare il filtro alla caldaia è importante, ma lo è altrettanto anche saper individuare la presenza di calcare nell’acqua.

Devi sapere che può presentarsi in forme diverse, tutte facilmente riconoscibili. Puoi notare una sostanza simile a polvere bianca molto grumosa, ad esempio, quando si utilizza il ferro da stiro. Oppure, puoi lasciare dell’acqua in un bicchiere per qualche ora e noterai i residui sul vetro.

Altro segnale che deve farti pensare alla presenza di calcare nell’acqua è quello del gettito irregolare o deboli dai rubinetti e dalle docce. In questi casi è necessario smontare il filtro e controllare che non ci siano residui di calcare a intralciare il flusso.

È possibile risolvere il problema del calcare dai rubinetti, utilizzando un addolcitore d’acqua.

Vantaggi filtro anticalcare

Il filtro anticalcare presenta diversi vantaggi: il primo, come abbiamo anticipato, è quello di eliminare le impurità presenti nell’acqua. Questo permette di ottenere un risparmio in termini di consumi e, di conseguenza, in bolletta.

Inoltre, le prestazioni della caldaia e dell’intero impianto saranno sempre buone. Infatti, in assenza di calcare, la caldaia riesce a riscaldare più velocemente l’acqua, aumentando la sua efficienza.

Altro vantaggio è quello relativo al costo, la spesa media di un filtro è di 30/60 euro, l’installazione è veloce, in alcuni casi, può anche essere fatta in completa autonomia.

Caldaia e dosatore polifosfati: a cosa serve?

Oltre al filtro, per mantenere a lungo funzionante la caldaia a condensazione è importante utilizzare un dosatore di polifosfati.

Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, il calcare è il problema principale degli impianti di riscaldamento e, anche degli elettrodomestici.

Il dosatore di polifosfati ha il compito di prevenire i danni provocati dal calcare nell’impianto. Si tratta di un piccolo apparecchio che si può integrare nella caldaia, andando a limitare l’impatto su tubature dell’impianto e sulle parti più importanti della caldaia.

Installare correttamente il dosatore di polifosfati è fondamentale per allungare la vita dell’impianto di riscaldamento.

Con questo sistema di dosaggio, viene limitata l’azione corrosiva che il calcare ha sui tubi, in particolare, per la produzione di acqua calda sanitaria.

È conosciuto anche come dosatore proporzionale anticalcare, il sistema prevede lo scioglimento graduale del polifosfato alimentare all’interno dell’acqua.

L’azione del polifosfato è quella di protegge e schermare le particelle di calcio e magnesio che possono depositarsi all’interno delle tubature.

Utilizzando il dosatore si evita che le particelle si accumulino all’interno dell’impianto, andando a creare depositi di calcare all’interno dei condotti.

Inoltre, il rilascio graduale di polifosfati è molto efficaci anche in presenza di calcare, perché lavora eliminando anche i depositi già esistenti.

Come si installa il dosatore a polifosfati nella caldaia

Il dosatore a polifosfati è installato all’ingresso dell’acqua nella caldaia, in cui rilascia fosfati di sodio e potassio che, unendosi agli ioni di calcio, inibiscono la formazione di calcare, evitando la formazione del calcare.

I polifosfati creano una barriera nei tubi e li proteggono dall’attacco del calcare che, non può più provocare danni all’impianto.

La durata del dosatore dipende da vari fattori, tra cui la durezza dell’acqua e le dimensioni dell’apparecchio che, deve essere proporzionale alla grandezza dell’impianto.

Quando si installa il dosatore di polifosfati bisogna controllare la temperatura della caldaia, poiché i fosfati di sodio e potassio subiscono una modifica nella loro capacità di azione quando la temperatura dell’acqua è superiore ai 70 gradi.

Una caldaia lavora sui 45-50°C per la produzione di acqua calda sanitaria e a 70-80°C per quella nei termosifoni.

Il dosatore va periodicamente rabboccato aggiungendo i Sali, per capire quando è il momento di farlo basta osservare il livello nel bicchiere; alcuni hanno degli indicatori che avvertono quando è il momento di aggiungere altri Sali.

Cambio filtro anticalcare Lecce

Anche se cambiare il filtro anticalcare alla caldaia o installare un dosatore ai polifosfati, sono operazioni non particolarmente difficili, è sempre consigliato rivolgersi a un tecnico specializzato.

In alcuni casi, in base al modello di caldaia e alle caratteristiche dell’impianto, c’è bisogno di conoscere ulteriori aspetti tecnici.

Se vuoi cambiare il filtro anticalcare o installare il dosatore ai polifosfati a Lecce, Taranto, Brindisi o in qualsiasi altra area della regione, non esitare a contattarci.

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